D’accordo che la testa era già alla supersfida di sabato, quando al PalaOreto arriverà la capolista Catanzaro, ma quello di oggi era un appuntamento da non bucare. Troppo ghiotta l’occasione, con tutto il rispetto per il Casali del Manco, per non mettere altri tre punti in cascina, per proseguire la marcia verso le posizioni di rango della classifica.
Missione compiuta: il Città di Palermo piega la resistenza della formazione cosentina con un 6-3 che fotografa abbastanza bene l’andamento di una partita che i ragazzi di mister Cappello hanno dominato dall’inizio alla fine. Nettamente superiore il palleggio di Torcivia e compagni, troppo più solido il bagaglio d’esperienza dei rosanero, soprattutto al cospetto di una formazione giovane, che pure ha disputato una partita dignitosa e senz’altro positiva.
Anche in questa circostanza, così come spesso accaduto, il Città di Palermo ha dato il meglio di sé nel secondo tempo, quando ha schiacciato con più lena sull’acceleratore, ampliando la distanza fra sé i silani, fino al suono della sirena.
Ad aprire le marcature era stato D’Orio con un fendente di rara precisione, prima del pareggio di Emanuele Fiore su una rapida ripartenza calabrese. A quel punto, però saliva in cattedra – e chi sennò? – capitan Marco Torcivia che fissava il punteggio sul momentaneo 3-1.
Nella parte finale del tempo, i rosanero, però, beccavano ingenuamente un gol, ancora con Fiore, applicando male la tattica del “quinto di movimento” e se negli istanti finali della frazione lo stesso Fiore avesse deviato meglio in rete da due passi, il parziale si sarebbe concluso sul 3-3.
Nella ripresa, come un ciclista che vuole andare in fuga ai piedi di una montagna, il Città di Palermo ha cambiato rapporto ed ha staccato i rivali. Montevago e Di Maria si iscrivevano a referto, portando il punteggio sul 5-2, prima che Gerbasi, uno dei migliori tra i calabresi, accorciasse ancora. Nel finale arrivava il gol di Lo Nigro per il 6-3. Adesso, come detto, il prossimo avversario si chiama Catanzaro. Sarà un’occasione non solo per mettere in tasca altri tre punti preziosi, ma soprattutto per testare ancora una volta lo spessore rosanero, di fronte ad un’avversaria di grande valore.