“Bam! Zap! Pow! Dialoghi visivi tra Occidente e Africa nell’arte ispirata al fumetto” in mostra alla Black Liquid Art Gallery

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La Black Liquid Art Gallery si appresta a presentare “Bam! Zap! Pow! Dialoghi visivi tra Occidente e Africa nell’arte ispirata al fumetto”, mostra d’arte a cura di Antonella Pisilli.

Cosa lega l’arte contemporanea africana alla Pop Art americana? E qual è il rapporto tra l’arte e il fumetto? Sono proprio le domande a cui la mostra “Bam! Zap! Pow! desidera rispondere, esplorando le creazioni di artisti protagonisti indiscussi dell’arte contemporanea, come Roy Lichtenstein, Mimmo Rotella, Takashi Murakami, Mr Brainwash. 

La mostra, che si terrà dal 24 febbraio 2024 su prenotazione (blartpress@gmail.com /3397865017) presso la Black Liquid Art Gallery in Via San Tommaso 55 a Viterbo, promette di essere un’esperienza straordinaria che mescola abilmente influenze occidentali e africane nell’arte contemporanea ispirata al fumetto.

Accanto a questi maestri, la Black Liquid Art Gallery ha voluto celebrare anche l’arte africana includendo le opere di talentuosi artisti come John Madu, Michael Soi, Tukayo Bailey, William Tagne Njepe e Demba Camara. Questi artisti africani incarnano l’influenza del fumetto in modo straordinario, mescolando la ricca tradizione artistica del continente con il linguaggio immediato e accessibile dei cartoon.

Nell’arte contemporanea africana, questa fusione ha permesso agli artisti di esplorare nuove modalità di espressione, contribuendo a plasmare il panorama artistico globale in maniera significativa. Questa lettura apre la strada ad un’interpretazione elevata della cultura popolare e dei mass media, sfidando le convenzioni tradizionali dell’arte.

Oggi il rapporto tra fumetto e arte contemporanea è un viaggio di reciproca ispirazione. Per comprendere appieno come questa connessione ha arricchito entrambi i campi, è necessario analizzare l’evoluzione della percezione del fumetto nel corso del tempo e come questo cambiamento ha gettato le basi ad una modifica dei canoni artistici indirizzandola verso un’estetica più vicina ai cartoon.

In mostra sarà possibile visionare anche una selezione di video animati del gruppo keniota Fatboy Animation che utilizza l’animazione per la pubblicità di prodotti commerciali. I personaggi sono una caricatura dello stereotipo keniota che, con umorismo, creano situazioni paradossali e divertenti.