“Aumento del salario minimo e più tasse per i ricchi”, la ricetta della premier neozelandese per salvare l’economia

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Jacinda Ardern colpisce il mondo di nuovo. La prima ministra neozelandese per il suo paese propone una politica economica progressista. In Nuova Zelanda, infatti, a partire oggi, viene aumentato il salario minimo e vengono aumentate le tasse ai più ricchi. Le misure, decise per contrastare le disuguaglianze e rilanciare l’economia colpita dalla pandemia, prevedono l’aumento del salario minimo, che passa da 18,90 a 20 dollari neozelandesi (circa 12 euro) l’ora, e piccoli aumenti delle indennità di disoccupazione e malattia. Numeri molto distanti rispetto a quelli italiani.

Secondo le stime dell’esecutivo, la misura interesserà 175.500 lavoratori per una spesa per le casse dello Stato di 129 milioni di euro. E allo stesso tempo, però, aumenteranno le tasse per i più ricchi. Una manovra che dovrebbe permettere allo Stato di incassare 327 milioni di euro circa. Per tutti coloro che guadagnano più di 180mila dollari locali all’anno, ovvero 107mila euro, l’aliquota aumenterà dal 33 al 39%. La misura dovrebbe interessare circa il 2 per cento dei contribuenti neozelandesi.