Aumenta il prezzo del pane a Palermo e provincia. Federconsumatori: “Inizia la corsa ai rincari autunnali”

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I dati diffusi recentemente da Istat sull’andamento delle vendite al dettaglio, nel mese di luglio, registrano un calo di -0,7%. In particolar modo, le vendite dei beni alimentari, importante indicatore dello stato di salute dei bilanci delle famiglie, registrano un calo, in volume, di -0,3%. Segnale che la vera ripresa per le famiglie è ancora lontana.

“I primi segnali dei temuti rincari autunnali si sono cominciati a registrare. Infatti, a Palermo, e in alcuni comuni della provincia, stanno iniziando ad aumentare il prezzo del pane – denuncia Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo – . A fronte di un aumento della farina di 12 cent al chilo, il pane è aumentato mediamente del 18%. Va detto che non tutti i panifici hanno aumentato i loro prodotti, ma la strada sembra tracciata”.

“È solo l’anticipo della raffica di rincari che dovranno fronteggiare le famiglie. Infatti, il primo ottobre l’Autorità per l’energia, Arera, aggiornerà i prezzi di gas ed energia elettrica. Dopo i consistenti aumenti partiti con l’aggiornamento del 1° luglio (+9,9% luce e +15,3% gas), si potrebbero verificare rincari dal 30% al 40%, in particolar modo per il gas”, continua Vizzini.A causa della instabilità dei prezzi delle materie prime, se le anticipazioni dovessero essere confermate, sarà una stangata, perché si darà il via ad una serie di aumenti a catena, disastrosa per le famiglie.

“Il governo deve intervenire subito per sterilizzare gli aumenti delle bollette, mettendo mano sugli oneri di sistema, da un lato, con serrati controlli sulla filiera alimentare, per combattere sul nascere- possibili cartelli, per esempio sui prezzi di grano, farina, pane e prodotti da forno” conclude Vizzini.