Ancora polemiche per Sanremo 2021: la Famiglia Tenco contro Barbara Palombelli

0
1203
© Barbara Palombelli Instagram

Il monologo di Barbara Palombelli andato in onda il 5 marzo, durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2021, ha creato non poche polemiche.

Dai cliché sull’essere donna ai diritti delle ragazze d’oggi, passando anche per un’intervista avuta con Gino Paoli riguardo Luigi Tenco. Ed è proprio questo riferimento, fatto su Rai 1, che non è piaciuto alla famiglia dell’artista piemontese.

Pensate che Luigi Tenco proprio qui giocando con una pistola ha trovato la morte” dice la Palombelli, riferendosi ad una pagina buia del Festival di Sanremo: il giorno in Tenco si tolse la vita nel 1967 durante quell’edizione della kermesse. Proprio questa affermazione non è passata inosservata, soprattutto alla famiglia Tenco che ha pubblicato sui social e sul web una lettera aperta destinata alla giornalista.

La lettera della Famiglia Tenco

Signora Barbara Palombelli, diversi spettatori ci hanno segnalato il Suo monologo di venerdì 5 u.s., andato in onda su Rai 1 all’interno del Festival di Sanremo, attraverso cui ha diffuso notizie improbabili sulla vita di Luigi Tenco. Quindi, portati a vedere un’altra volta un programma che non ci entusiasma proprio perché rappresenta una manifestazione i cui rumors giornalistici pilotati del 1967 non si fecero scrupoli a relegare l’umanità di Luigi Tenco nell’ingiusta etichetta del ragazzo depresso, condizionando persino le sue numerose opere musicali per diversi decenni, con profonda amarezza abbiamo constatato quanto ancora perduri un certo tipo di superficialità giornalistica.

Le Sue parole, passando per il racconto diseducativo di una Sua bravata adolescenziale, sono risultate come una forzatura per arrivare a parlare in modo inopportuni di Luigi Tenco: “pensate che Luigi Tenco proprio qui giocando con una pistola ha trovato la morte”. A ciò si aggiunga il fatto che questa ed altre Sue gravi affermazioni sarebbero frutto di un’intervista con Gino Paoli che, come è noto a tutti e diversamente da Luigi Tenco, ha certamente cercato la morte per suicidio ma senza riuscirci (fortunatamente).

Questo chiacchiericcio, pregno di ignoranza sull’argomento da una parte e di incoerenza dall’altra parte, non rende merito alla categoria dei giornalisti a cui apparterrebbe e nemmeno al servizio televisivo pubblico che ha deciso di farLa esibire su Rai1, ma soprattutto non può essere considerato un criterio onesto alla base di affermazioni lesive come quelle che ha fatto nel Suo show del 5 marzo davanti a milioni di telespettatori, dove, oltre a diffondere notizie false, ha banalizzato un fatto grave come quello che accadde a Luigi Tenco.

Voglia, dunque, accettare il nostro totale fastidio e rifiuto al Suo “grandissimo abbraccio a Luigi” che ci è sembrato strumentale e irrispettoso dei valori umani e artistici del nostro amato Luigi.

Famiglia Tenco

La risposta della Palombelli

Non è tardata la risposta della giornalista, tramite l’Ansa: ” Ho soltanto citato una mia intervista a Gino Paoli, che ha ripetuto le stesse parole in diverse occasioni. E mi sono documentata negli archivi Rai”.

La giornalista si riferisce a Viva Mogol, speciale andato in onda il 24 settembre 2016, condotto da Massimo Giletti in cui sono stati ospiti Gino Paoli e Mogol. Proprio Paoli, in quell’occasione, spiega che “una gestualità come quella di ammazzarsi era fuori dalle corde di Luigi. Luigi era una persona allegra, non era depresso”. Paoli poi continua: “Se posso fare un’illazione è che abbia fatto una boutade davanti a Dalida, “adesso mi sparo”, e lei era lì. Può essere possibile, anche se non si può verificare nulla e quindi è inutile stare a parlarne. Luigi non era depresso con idee suicide. Eravamo tutti casinisti, ci divertivamo a fare scherzi come tutti i ragazzi di quell’età”.