Alla Black Liquid Art Gallery di Viterbo: “Beyond the Surface: The Inner World of Portraits”

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La Black Liquid Art l’11 maggio 2024 ospita “Beyond the Surface: The Inner World of Portraits”. L’esposizione, attraverso la ritrattistica femminile africana, vuole essere uno spunto per indagare la caleidoscopica natura della donna e nello specifico di quella africana.

La bellezza della donna nera è spesso offuscata da un mondo che perpetua la supremazia bianca. Come afferma bell hooks, autrice e attivista afroamericana:”Le donne nere sono talvolta portate ad accettare il mito della loro inferiorità sessuale e di bellezza”. Questo mito, radicato in secoli di oppressione e colonialismo, continua a influenzare la percezione della bellezza delle donne nere e degli afrodiscendenti nella società contemporanea.

Nel contesto dell’arte contemporanea, l’analisi dei ritratti va ben oltre la superficie visibile delle opere. Questa mostra incanala il pensiero critico non solo di intellettuali, ma anche di  artisti come: Aïda Muluneh, Olamilekan Abatan, Atiye Afolabi, Tukayo Bailey, Joseph Chiemerie, Osvaldo Ferreira, John Hopex, Henry James, Kayode, Toluwalase Raymond e Jessy Tessy, per esplorare attraverso le loro opere la potenza espressiva dei ritratti.

Uno dei punti focali è la sfida agli stereotipi che hanno plasmato la percezione delle donne africane nel corso della storia. Come sostiene bell hooks, i ritratti non devono limitarsi a celebrare la bellezza esteriore delle donne africane, ma devono anche interrogare e smantellare i preconcetti restrittivi e negativi che le hanno perseguitate.

Una delle opere in mostra e quella dell’artista etiope Aïda Muluneh la quale offre una prospettiva unica su come i ritratti possano diventare strumenti di resistenza e di rivelazione. I suoi lavori non si limitano a catturare la bellezza delle sue modelle, ma fungono anche da specchio riflesso delle storie distorte e delle ingiustizie subite dalle donne africane. Muluneh sottolinea il potere intrinseco dei ritratti nel mettere in discussione le narrazioni dominanti e nel costruire nuove prospettive.

Attraverso l’esplorazione delle interiorità rappresentate nei ritratti, la mostra “Beyond the Surface” invita il pubblico a guardare al di là delle apparenze esterne e ad immergersi nei mondi complessi e ricchi delle persone ritratte. Ciò che emerge non è solo una celebrazione della bellezza e della diversità umana, ma anche una critica acuta delle strutture di potere e delle ideologie che hanno plasmato la nostra comprensione del sé e dell’altro.

Durante la mostra verrà presentato il libro “Fortunatamente nera” della scrittrice Nogaye Ndiaye e il docu-film “Sono nera, sono bella”della regista indipendente Sabrina Onana, testimonianze  che affrontano il tema del razzismo e della discriminazione attraverso la prospettiva di donne nere che vivono in Italia e Francia.