Una icona culturale, simbolo di fantasia, ma anche di ribellione all’autorità, che ancora oggi si concretizza in uno spettacolo che unisce il doppio percorso della danza e del teatro.
La regista Santina Franco e il coreografo Lorenzo Barberini portano in scena “Alice nel Paese delle Meraviglie”, il 2, 3 e 4 giugno alle 21.15 a Parco Villa Pantelleria in vicolo Pantelleria 10, traversa di viale Strasburgo a Palermo.
In scena più di 100 giovani ballerine, ballerini, attrici e attori – provenienti da 27 Scuole di Danza di Palermo e provincia e dalla Scuola di Teatro Putia d’arte Malvina Franco – che con la partecipazione straordinaria dei quattro ballerini solisti del Teatro Massimo – Vincenzo Carpino, Alessandro Casà, Alessandro Cascioli, Yuriko Nishihara – e con Nicola Franco nella parte del Cappellaio Matto, racconteranno la storia di Alice, danzata e recitata, attraverso un susseguirsi di quadri coinvolgenti arricchiti da costumi fantasiosi, scenografie, immagini, luci, musiche e ogni elemento che renderà lo spettacolo un viaggio nella fantasia per il pubblico di adulti e bambini.
«Caratteristica dello spettacolo – spiega la regista Santina Franco – è che tutti i principali personaggi in scena sono rappresentati da due persone: attore o ballerino».
“Alice nel Paese delle Meraviglie” è considerato il capolavoro nonsense di Carroll, eccezione nel panorama della letteratura per l’infanzia dell’epoca Vittoriana. Precipitando nel regno immaginario della Regina di Cuori, Alice si confronta con una realtà in cui le norme e le regole del mondo normale sono di fatto capovolte e stravolte e rappresentano il “mondo alla rovescia”. Alice è l’estranea coinvolta in un gioco che non capisce e non comprende: questo talvolta ha i suoi aspetti buffi e divertenti, altre volte paradossali, ma anche crudeli e assurdi. Il rovesciamento delle regole del mondo adulto reale e il principio del nonsense sono ulteriormente sottolineati dalla dimensione onirica. Come scopriamo alla fine, quello di Alice altro non è che un sogno pomeridiano.
Scenografo e costumista dello spettacolo è Davide Padiglione, scenografo realizzatore è Emilia Gagliardotto, videomapping di Serena Pantaleo, la assistente alle coreografie Carmen Marcuccio.