Non un bel Palermo, ma di sicuro i rosanero sono stati capaci di riprendere una partita che a metà del secondo tempo era persa: 2-0 per l’Entella e qualificazione in semifinale da guardare ormai col lumicino.
È la strana serata del Barbera, con i 33 mila tifosi sugli spalti a supportare gli uomini di Baldini ininterrottamente.
E, stavolta, come detto già dal tecnico toscano, il ghiaccio era già stato rotto con il boato al goal liberatorio di Luperini contro la Triestina di una settimana fa.
De Rose e compagni avevano iniziato bene, con un primo tempo divertente, anche se senza troppe emozioni. A parte il goal annullato per fuorigioco a Floriano, che dopo il palo preso in pieno da Brunori, insolitamente defilato, era finito oltre la linea dei difensori dell’Entella.
Il Palermo, però, man mano che i minuti scorrono inizia a cullarsi sul risultato dell’andata e sul suo essere testa di serie. Così, i liguri, che inizialmente si erano visti poco in attacco, iniziano ad acquistare maggiore sicurezza. Non hanno nulla da perdere e riescono ad impegnare diverse volte un ottimo Massolo. Proteste per un fallo dubbio su Brunori in area. Ma si va all’intervallo sullo 0-0.
Il secondo tempo inizia, invece, in modo completamente opposto. Neanche l’ingresso in campo del talismano Soleri fa cambiare atteggiamento ai padroni di casa. Massolo al 57’ atterra Merkaj. Rigore netto, trasformato dallo stesso attaccante.
Il pubblico – e lo stesso Baldini – si aspetta una reazione dei suoi, che non arriva. Anzi, sull’ennesimo contropiede preso, l’Entella raddoppia al 71’ con un fortunoso rimpallo di Karic e virtualmente si porta in semifinale.
Il gelo cala sul Barbera, ma è questione di un attimo. Lo stadio di viale del Fante è una bolgia e spinge i rosanero. Gli innesti di Silipo e Odjer danno nuova linfa all’attacco del Palermo, che va vicino al goal, pur senza crederci troppo.
Al 78’, su rimpallo Soleri agguanta il pallone e senza pensarci troppo lo butta dentro. La gioia dello stadio esplode in un urlo liberatorio. Il risultato complessivo dà ragione agli uomini di Baldini. Ma non è abbastanza. L’euforia contagia proprio tutti, anche i neo-entrati Crivello e Fella. Ed è proprio il numero 23 del Palermo in mezza rovesciata a completare la rimonta all’83esimo.
“Senza pubblico, sotto di due goal, non avremmo potuto ribaltare il risultato – ammette Baldini a caldo –. Se, però, i 33 mila sugli spalti avessero fischiato, saremmo morti. Invece, hanno continuato ad incitarci ed è andata a finire come è andata a finire. È la magia del calcio. Succede al Santiago Bernabeu, perché non può accadere anche a Palermo?”.
Baldini analizza la partita dei suoi, che hanno nella capacità di fare goal ininterrottamente da venti partite una “grande arma. Abbiamo giocato per far goal. In qualsiasi momento siamo in grado di risorgere. Certo, il destino stasera ci ha messo in difficoltà. Ma siamo un gruppo, una grande squadra. Siamo felicissimi, per tutte le emozioni che abbiamo provato stasera. Mi sembrava impossibile, davanti ad un pubblico così caloroso, l’eliminazione dai playoff. Sarebbe stata stasera una punizione troppo severa. Allora – racconta – ho cercato di stare tranquillo, pur sapendo i valori messi in campo dall’Entella. In realtà – dice – abbiamo sofferto molto di più contro la Triestina. Stasera gli avversari hanno fatto goal su episodi che possono capitare. L’importante è reagire. Il lavoro svolto in settimana paga. Adesso, bisogna recuperare, per concentrarci già sulla partita di andata contro la Feralpisalò”.
Quanto al Var, che verrà introdotto in via sperimentale in semifinale e finale dei playoff, “è uno strumento giusto per premiare chi è meritevole. Se ci fosse stato stasera avrei voluto rivedere un paio di situazioni”.
Ha scaricato con la rete tutte le emozioni negative di una stagione Peppe Fella: “È stata un’emozione unica entrare in campo davanti a tutte queste persone. Il boato dopo il goal è una cosa stupenda. L’anno scorso con l’Avellino sono arrivato ad un passo dalla promozione. La voglia è tanta. La fiducia che è cresciuta nel gruppo è importante. Eravamo ovviamente rammaricati per il 2-0, ma volevamo superare il turno. E penso che lo abbiamo dimostrato tutti. La mezza rovesciata? La provo spesso, ogni tanto mi riesce”.
di Alessia Anselmo per Feel Rouge TV