Covid in Sicilia, crollano gli ingressi in terapia intensiva: -48% rispetto a 7 giorni fa

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Rallenta la diffusione dell’epidemia in Sicilia. La conferma è arrivata dai dati diffusi ieri – domenica 26 settembre 2021 – dal dipartimento della Protezione civile. “La settimana appena conclusa – scrivono dall’Ufficio statistica del Comune – conferma e rafforza la tendenza al rallentamento della diffusione del Covid in Sicilia: sono diminuiti i nuovi positivi, gli attuali positivi, i ricoverati (ordinari e in terapia intensiva), i nuovi ingressi in terapia intensiva e i decessi.

Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 3.377, il 23,8% in meno rispetto alla settimana precedente, quando già si era registrata una diminuzione del 29,1%. E’ diminuito anche il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, passato dal 3,6% al 3,1%. Al momento il numero degli attuali positivi è pari a 17.003, 4.033 in meno rispetto alla settimana precedente.

Ecco gli altri dati: le persone in isolamento domiciliare sono 16.396 (-3.882). I ricoverati sono 607, di cui 73 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono diminuiti di 151 unità (i ricoverati in terapia intensiva sono calati di 28 unità). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 26 nuovi ingressi in terapia intensiva (48% in meno).

Dal dipartimento di Protezione civile aggiungono altri dati: “Il numero dei guariti (272.734) è cresciuto di 7.318 unità rispetto alla settimana precedente. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 92%  (90,5% domenica scorsa). Il numero di persone decedute registrato nella settimana è pari a 92 (contro le 116 della settimana precedente). A causa di alcuni riconteggi, il numero provvisorio di persone decedute attribuibili alla settimana appena conclusa è però pari a 49. Complessivamente le persone decedute sono 6.785, e il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,3% (come la settimana scorsa). I ricoverati complessivamente rappresentano il 3,6% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,4%)”.