Covid, Mattarella: “La vaccinazione è un dovere morale e civico”

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“Il vaccino non ci rende invulnerabili ma riduce grandemente la possibilità di contrarre il virus, la sua circolazione e la sua pericolosità. Per queste ragioni la vaccinazione è un dovere morale e civico”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, nel corso della tradizionale cerimonia di consegna del “Ventaglio” da parte del Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare.

“Occorre tornare a una vita scolastica ordinata e colmare le lacune che si sono formate. Il regolare andamento del prossimo anno scolastico deve essere una priorità assoluta -ha detto Mattarella – . Se la legge non dispone diversamente si può dire: “In casa mia il vaccino non entra”. Ma questo non si può dire per ambienti comuni, non si può dire per gli spazi condivisi, dove le altre persone hanno il diritto che nessuno vi porti un alto pericolo di contagio. Auspico fortemente che prevalga il senso di comunità, un senso di responsabilità collettiva. La libertà è condizione irrinunciabile ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo”.

“Conto che le forze politiche, di fronte a un tempo che sembra volgersi verso prospettive migliori, continuino a lavorare nella doverosa considerazione del bene comune e che non si smarrisca la consapevolezza dell’emergenza che tuttora l’Italia sta attraversando. Abbiamo iniziato un cammino per uscire dalla crisi – ha sottolineato Mattarella -, ma siamo soltanto all’inizio. Ci siamo dati obiettivi ambiziosi e impegnativi, di medio e lungo periodo. Perseguirli con responsabilità significa guardare con il realismo necessario all’orizzonte che abbiamo davanti”