Vittorio Messina riconfermato presidente di Confesercenti Sicilia: “Onorato di contribuire alla ripartenza”

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Affrontata l’emergenza, costruiamo il futuro” è il titolo della relazione che Vittorio Messina, riconfermato oggi per la terza volta consecutiva – l’ultima, ci ha tenuto a sottolineare- dall’Assemblea elettiva presidente di Confesercenti Sicilia, ha letto dinanzi a suoi soci.

Mai titolo più azzeccato dal momento che il 2021 rappresenta un anno decisivo per migliaia di aziende siciliane come dimostrano i dati provenienti dall’Ufficio Economico e del Centro Studi Turistici esposti dal presidente. Il presidente uscente Vittorio Messina ha ottenuto il rinnovo della carica all’unanimità questa mattina dai 119 delegati riuniti al Grand Hotel des et Palmes di Palermo e provenienti da tutta l’Isola.

In Sicilia, come nel resto del Paese – ha detto intervenendo subito dopo la riconferma Messina – l’emergenza sanitaria ha causato una contrazione dell’economia di dimensioni mai rilevate dal dopoguerra a oggi; in base alle stime di Prometeia nel 2020 il PIL regionale, dopo la sostanziale stazionarietà dell’anno precedente, si sarebbe ridotto dell’8,4 per cento (-8,9 in Italia). La fase di rilancio vero inizia ora: ma la stragrande maggioranza delle imprese del terziario e del turismo si presenta ai blocchi di ripartenza aggravata da pesanti zavorre. Escono dalla pandemia pesantemente indebitate con le banche, con il fisco e con i fornitori. Per il nostro mondo, l’agognata fase di ripartenza non sarà né facile né istantanea. Senza una ripresa generalizzata dei consumi, determinanti anche per la crescita del PIL, e senza un piano per rientrare dal ricorso bulimico all’indebitamento, ancora tantissime imprese si perderanno lungo la strada che ci separa dalla ripresa”.

Sul fronte dell’occupazione e della liquidità “Il 2021 deve essere un anno di transizione – ha aggiunto il presidente di Confesercenti Sicilia– Non solo di transizione digitale ed ecologica ma per tutti gli attori dello sviluppo. Se tutto andrà bene, se cioè gli attori locali sapranno agire con spirito di collaborazione e con una buona dose di ottimismo, la Sicilia di domani diventerà un centro d’eccellenza, con un’economia specializzata nella valorizzazione delle risorse naturali e culturali che il territorio offre. Un territorio dove la comunità locale non subisce la globalizzazione, ma ne trae vantaggio, ampliando il mercato di riferimento dei propri prodotti, che sono promossi e valorizzati partendo da azioni specifiche, mirate a diffonderne una maggiore conoscenza. Riuscire a stabilire, per ogni progetto, un crono-programma di azioni condivise con la più larga partnership possibile. Ciò non significa appiattimento e svuotamento dei contenuti. Il dibattito intorno alle idee e agli obiettivi deve rimanere acceso e vivace: ciò che bisogna evitare sono le polemiche intorno a questioni sterili”.


La Confesercenti complessivamente ha avuto un ruolo fondamentale in questi 15 mesi di stasi, in realtà solo apparente – ha aggiunto il direttore regionale Michele Sorbera– Non dobbiamo perdere questa consapevolezza di essere la classe dirigente del Paese perché abbiamo un ruolo fondamentale che richiede rischi e nuove sfide. L’assemblea elettiva si caratterizza per aver cercato di valorizzare le competenze professionali nonchè la presenza femminile che è pari al 25 % del totale, rapporto che corrisponde alla percentuale delle imprenditrici siciliane. E’ nostra volontà assicurare la tutela e il rispetto delle pari opportunità consapevoli che la ripresa economica è affare di tutti e che tutti abbiamo il dovere e il diritto di contribuirvi”.

Quello che è accaduto da due anni a questa parte non era prevedibile in alcun modo. Ecco perchè, pur non essendo preparati, abbiamo cercato di agire per il meglio pur se commettendo alcuni errori dovuti all’entità del problema. Oggi ci stiamo portando avanti. Il futuro della Sicilia è superare, oltre che la pandemia, la pesante eredità di essere sempre stati al margine. È ora di essere centrali sul piano economico e sociale. Obiettivo è che la Sicilia diventi volano del cambiamento e modello per tutta la Nazione” ha continuato il presidente della Regione Nello Musumeci.

In questi mesi difficili – ha detto la presidente nazionale Patrizia De Luise – Confesercenti ha profuso massimo impegno nella tutela delle imprese che rappresentiamo, ma ha anche lavorato per il futuro. Gestire l’emergenza non basta: bisogna progettare il rilancio, il PNRR è un’occasione storica, che non possiamo permetterci di perdere. È una chance irrinunciabile per ridisegnare il Paese nel senso di una maggiore equità ed efficienza. Le associazioni devono essere in prima linea, e dare il loro contributo per liberare la crescita e cogliere le sfide che attendono il paese, dalle riforme agli investimenti in competitività, infrastrutture e transizione ecologica. Mettendo al centro le imprese di prossimità, essenziali per garantire lo sviluppo economico e turistico sostenibile dei territori”.

Presenti all’assemblea anche gli Assessori regionali Mimmo Turano (Attività Produttive) che ha illustrato alcune delle importanti novità contenute nella riforma del Commercio e  Manlio Messina (Turismo) che ha annunciato una prossima riforma del Turismo, il Sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che ha richiamato la necessità di un nuovo clima di collaborazione tra Stato e Regioni per non sprecare l’opportunità del Pnrr e il presidente di Abi Sicilia Salvatore Malandrino che ha fornito alcuni dati sulle politiche di sostegno bancario alle imprese. Solo in Sicilia sono stati 140 mila le richieste accordate con ricorso al Fondo di Garanzia per le Pmi per un totale di 7,7 miliardi. Di queste, 82 mila (pari a 1 miliardo e mezzo) per un importo fino a 30 mila euro.

La fine di indivlidure una possibile strada della ripartenza ’Ufficio Economico di Confesercenti ha passato in rassegna l’andamento degli ultimi 5 anni, fotografando dal 2015 al 2020 un calo di attività al dettaglio pari al -4,4%. m In calo anche il numero di punti vendita della Grande distribuzione non specializzata mentre si registra una crescita costante invece nel settore del turismo.

Oggi si stima che in Sicilia arriveranno 1,4 milioni di turisti (+21,5%) e i pernottamenti dovrebbero salire a circa 4,5 milioni. Un volume di mercato che fa ben sperare sull’esito della stagione estiva, anche se i livelli del trimestre 2019 appaiono ancora lontani (-39%).

L’83% dei flussi turistici sarà composto da italiani con un aumento stimato del +22,7% rispetto al 2020; da giugno ad agosto i pernottamenti dei connazionali nelle strutture ricettive dovrebbero superare i 3,7 milioni. Invece, la crescita della domanda straniera è stimata al +26,2% e complessivamente i pernottamenti del periodo si attesteranno oltre le 731 mila unità.

Se, da un lato, i segnali che emergono dal mercato diffondono ottimismo tra le imprese turistiche, dall’altra va sottolineato che nei lunghi mesi di inattività del settore si sono generate crescenti difficoltà tra i diversi comparti ricettivi. Infatti, dalle informazioni raccolte, si stima che almeno il 5,5% delle imprese ricettive della Sicilia ha deciso di non riprendere l’attività nel trimestre estivo, rimandando l’apertura al 2022 o alla fine del 2021 a causa della forte incertezza sulla dimensione reale della domanda turistica estiva.