Messina, in Fiera birra artigianale a 50 centesimi per chi si vaccina: la mossa tutta Made in Sicily

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La Regione Siciliana sottolinea l’obiettivo di far aderire più giovani possibile alla campagna vaccinale. Da oggi i vaccini saranno aperti agli over 16 e alla Fiera di Messina arriva la prima iniziativa per incentivare i ragazzi: birra a 50 centesimi. All’interno dell’hub infatti, è stato allestito uno spazio dedicato ad una birra artigianale made in Sicily.

L’obiettivo delle Regione è condiviso dall’Ufficio commissariale per l’Emergenza Covid di Messina guidato da Alberto Firenze che, da oggi (giovedì 3) fino a domenica 6 giugno, farà partire una nuova iniziativa dedicata alle nuove generazioni in concomitanza con l’apertura delle prenotazioni dai 16 anni in su.

“un modo da un lato, per avvicinarci al mondo giovanile e creare un motivo in più per ricevere la somministrazione, tutelare la propria salute e quella degli altri, dall’altro per valorizzare i prodotti artigianali made in Sicily. Ma anche per aiutare le realtà imprenditoriali che hanno sofferto la crisi”, fanno sapere dalla Fiera messinese, ad un passo dallo Stretto.

Vaccini, birra artiginiale siciliana a 50 centisimi

L’azienda della “Birra Feluca”, di recente presentata nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, ha aderito con piacere e coraggio all’idea. Inoltre proporrà la bevanda ad un costo simbolico di 50 centesimi. Con una postazione in cui la birra sarà “spillata”, garantendo una bassa gradazione alcolica.

“Crediamo di dare un utile contributo per attrarre il più possibile adolescenti, universitari, studenti. Ma anche adulti – spiega l’imprenditore Daniele De Vincenzo che ha sempre puntato sulla produzione siciliana con vari brand. Proporremo la Birra Feluca per trasmettere un messaggio di messinesità. Il filo conduttore che ha portato alla nascita della nuova etichetta: riscoprire l’antica tradizione della pesca del pesce spada. E della Feluca, dello Stretto che domina Messina e ci caratterizza nel mondo”.

E aggiungono: “Orgogliosi di essere messinesi, di offrire un prodotto di qualità e di aderire al contempo alla campagna vaccinale con un forte spirito di cittadinanza e altruismo. Infine un modo per ricordare a tutti di bere e mangiare siciliano. Ma anche stare vicino alle numerose aziende ferme per mesi durante i lockdown”.