Giornata Internazionale dei Musei, il 18 maggio si celebrano i “custodi della memoria”

0
331

La “Giornata internazionale dei musei” che, in tutto il mondo, si celebra il 18 maggio, quest’anno acquista una importanza ancora maggiore a causa dell’emergenza sanitaria globale che ha costretto questi luoghi “custodi della memoria” alla chiusura privando i cittadini della possibilità di godere della bellezza delle opere conservate.

Tema dell’edizione 2021 è “il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi’, argomento di grande attualità dal momento che la pandemia ha letteralmente “messo in ginocchio” l’intero settore culturale (e non solo).

Per la prima volta la Giornata Internazionale dei Musei fu istituita in occasione dell’Assemblea Generale dell’International Council of Museums (ICOM), la principale organizzazione internazionale non governativa che rappresenta il settore museale, che si svolse a Mosca nel 1977. Obiettivo, allora come oggi, è riconoscere il valore dei Musei oltre che di “custode della memoria” anche di importante luogo di scambio culturale, in cui le culture si arricchiscono e sviluppano reciprocamente innescando i meccanismi positivi di cooperazione e pace fra i popoli.

In questa giornata tutti i musei che aderiscono all’iniziativa organizzano eventi e attività inerenti al tema prescelto che possono durare un giorno, un fine settimana o, anche, un’intera settimana.

Nel 2020 la crisi del Covid-19 che ha sconvolto il mondo intero in maniera inaspettata coinvolgendo ogni aspetto della nostra vita, non ha certo risparmiato i musei che si sono dovuti adattare a questi cambiamenti. Il settore culturale è stato, infatti, tra i più colpiti, il che ha generato delle ripercussioni economiche, sociali e psicologiche non indifferenti di cui resteranno a lungo i segni. Tuttavia, da questo momento di profonda difficoltà sono nate anche delle importanti iniziative innovative che hanno consentito, grazie alla digitalizzazione, la creazione di nuove forme di esperienze e modalità di divulgazione culturale.

Non a caso, dunque, con il tema di quest’anno ‘Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi’, l’International Museum Day 2021 vuole essere un invito rivolto ai professionisti del settore museale a creare, realizzare e condividere nuove metodologie di fruizione della cultura e dei valori ad essa connessi grazie all’attuazione di nuovi modelli e soluzioni innovative per le istituzioni culturali, sociali, economiche e ambientali.

Tra gli eventi organizzati in questa giornata segnaliamo un tour in cui reale e virtuale si incontrano al  Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino che si confronta sul tema proponendo un incrocio tra visita virtuale e reale delle collezioni per un’esperienza integrata del patrimonio.

Oggi, martedì 18 maggio, avrà luogo un tour virtuale: il link sarà condiviso dalle 10 di domani sulla pagina Facebook, Instagram e Twitter del Museo. Dalle 10 alle 18, sarà inoltre possibile visitare gratuitamente il Museo in presenza, su prenotazione chiamando il numero 091.328060, ma con possibilità di accesso anche per chi non ha prenotato nei casi di non superamento dei limiti previsti.

Una giornata in cui tradizione e innovazione, anche nelle modalità di accesso e fruizione del patrimonio condurranno il visitatore in un viaggio esperienziale volto alla conoscenza del prezioso patrimonio del Museo che ospita oltre 5.000 oggetti teatrali fra marionette, pupi, burattini, ombre, attrezzature sceniche e cartelloni provenienti da tutto il mondo. Tra di essi, la più vasta e completa collezione di pupi di tipo palermitano, catanese e napoletano, e numerose opere d’arte utilizzate nelle altre tradizioni del teatro di figura dichiarate dall’UNESCO “Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”: oltre all’opera dei pupi siciliani, il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesiano, lo Sbek Thom cambogiano, i Gelede nigeriani, il Namsadang Nori – Kkoktu-gaksi Norum coreano, il Karagöz turco e le Rūkada Nātya dello Sri Lanka. Il tour include alcuni video esplicativi che intrecciano i linguaggi dell’opera dei pupi alle nuove tecnologie audiovisuali in animazione 2d e 3d.