Se oggi, 17 maggio, in (quasi) tutta Italia il settore della ristorazione brinda alla riapertura, non altrettanto può dirsi per il wedding per il quale resta ancora incerta sia la data della ripartenza che le regole che dovranno essere seguite nell’ambito delle cerimonie. Per questo motivo Ristoworld Italy, l’associazione che accoglie gli operatori del settore Horeca, wedding ed eventi, ha stilato una lista di richieste e una proposta di protocollo che consentirebbe l’apertura immediata dell’intero comparto fermo da più di un anno.
“Questi lunghissimi mesi di stop forzato non possono più proseguire. Ne va della sopravvivenza di decine di migliaia di lavoratori, delle loro famiglie e delle aziende che ruotano attorno al comparto del wedding e delle cerimonie. Un settore che abbraccia fotografi, fioristi, ristoratori, operatori di banqueting e catering, atelier e accessori, wedding planner, musicisti, allestitori, aziende di noleggio vetture, albergatori e agenzie di viaggio, arredatori e scenografi, e tanti altri ancora Necessaria la riapertura immediata di tutto il comparto del wedding, della ristorazione, delle feste e degli eventi con la riprese delle attività di tutti i lavoratori del comparto che rappresentano davvero una risorsa in termini di fatturato e occupazione”, afferma Marcello Proietto di Silvestro, presidente di Ristoworld Italy.
Le richieste prioritarie da parte dell’associazione riguardano la riapertura delle sale ricevimento sia a pranzo che a cena, ovviamente nel rispetto del distanziamento sociale e delle misure di sanificazione, con un protocollo unico e definitivo, al
far attenere tutti gli operatori; abolizione o stensione del coprifuoco; vaccinazione rapida dei lavoratori della Ristorazione e del Turismo; ristori adeguati con moratoria tasse comunali.
Per quanto riguarda le proposte per il protocollo da seguire, questo prevede che gli ospiti ammessi al ricevimento esibiscano all’ingresso card vaccinale o altra certificazione di avvenuta vaccinazione completa, o di titolo anticorpale immunizzante (presenza di anticorpi anti S1 etc) oppure di aver eseguito, con esito negativo, tampone molecolare antigenico entro le 48 ore precedenti il ricevimento; la regolamentazione del numero degli ospiti in base ai metri quadrati del locale, la distanza fra tavoli di m. 1,50 e massimo 4 persone estranee al tavolo. Nessuna limitazione al tavolo per i nuclei familiari conviventi (6,8) e per tutte le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale; buffet monoporzione o servito, con ospiti che osservando il distanziamento e muniti di mascherina vengono serviti dal personale di buffet. Nessun contatto dunque fra gli ospiti e il cibo presente al buffet. Una volta al tavolo, via la mascherina; sanificazione costante dei servizi igienici con presenza anche in area buffet e nelle aree comuni di colonnine sanificanti mentre le operazioni di sanificazione dei servizi igienici vanno effettuate sempre dopo ogni utilizzo; Le eventuali attività di animazione vanno reinterpretate in chiave di distanziamento: via libera alla musica da ascolto, balli di lenti per le coppie e i conviventi; le fotografie vanno realizzate con la presenza della mascherina se non è possibile garantire la distanza tra gli ospiti. Qualora vi sia il distanziamento sarà possibile la foto senza mascherina;le bomboniere si troveranno già al tavolo dove la presenza di segnaposto e sottopiatto garantirà il corretto posizionamento dell’ospite; L’area beverage (acqua, vini, soft drink e alcolici) va assicurata con mescita da parte degli operatori; i bambini presenti in struttura vanno seguiti, in base al numero, da animatori per evitare comportamenti scorretti e pericolosi.
Al fine di far rispettare l’intero protocollo viene inserita la presenza del Covid Manager in struttura che si occupi, fra l’altro, della redazione dei piani informativi, comunicazione dei calendari eventi all’Asl di competenza, con almeno 5 giorni di anticipo, aggiornamento costante del personale, accoglienza e accertamento ospiti, presa in carico e custodia per almeno 14 giorni dati sensibili, accertamento temperatura corporea ospiti, sovrintenda all’esibizione del pass sanitario da parte degli ospiti (vaccinazione effettuata o tampone nelle 48 ore precedenti), verifichi l’attività di sanificazione costante degli spazi pubblici, l’ottemperanza da parte di tutti gli ospiti ai protocolli sanitari, intervenga ove e quando necessario, per ristabilire la correttezza dei comportamenti di sicurezza. Il Covid Manager di struttura garantirà l’applicazione di un protocollo di emergenza in caso di necessità, di concerto con le autorità sanitarie competenti per territorio e avrà cura, tra l’altro, di rendere disponibili presidi e dispositivi in caso di emergenza, identificando una zona di isolamento interna o esterno ove si renda necessario per l’eventuale contenimento in attesa dell’arrivo delle autorità sanitarie.