Un semplice gesto come lavarsi le mani in realtà può salvarci la vita. Le stesse mani curano, assistono e confortano, infatti, sono anche la prima fonte di infezioni, a partire da quella da Covid-19, senza trascurare tutte le altre. L’igiene accurata delle mani rappresenta, quindi, un gesto d’amore nei confronti di noi stessi e degli altri. E’ questo il significato della la Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani che si celebra il 5 maggio, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che vede tante iniziative per veicolare questo importante messaggio. L’iniziativa nasce per sensibilizzare ad una corretta igiene delle mani prevenendo la trasmissione delle infezioni, con semplici gesti quotidiani.
In Italia ogni anno vengono stimati 10000 decessi per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, 200.000 casi di infezioni da germi multiresistenti, 4 persone ogni 100 nelle lungodegenze hanno una infezione correlata all’assistenza, 6 pazienti ogni 100 presenti in ospedale e nell’assistenza domiciliare hanno una infezione correlata all’assistenza. La media del consumo di soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani in Italia e’ pero’ di 15 ml per paziente al giorno, al di sotto del minimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanita’ che prevede 20 ml per paziente al giorno. Il 30-50% delle infezioni correlate all’assistenza di queste potrebbero essere prevenibili proprio grazie ad una corretta igiene delle mani.
Oggi più che mai, dopo più di un anno di emergenza sanitaria globale, la Giornata assume un valore ancora maggiore dal momento che il lavaggio accurato delle mani, unito al distanziamento sociale e all’uso della mascherina, sono i mezzi che tutti noi abbiamo per sconfiggere la pandemia, insieme alla vaccinazione di massa. Non a caso, la giornata, quest’anno è dedicata ad infermieri ed ostetriche ed è una importante occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’igiene delle mani come prevenzione di ogni tipo di infezione.
Il modo corretto è lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per 40-60 secondi. In assenza di acqua e sapone, e’ possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate, come spesso succede come gesto naturale. Importante è lavare oltre al palmo e il dorso delle mani anche tutte le parti compresi gli spazi tra le dita. E’ altrettanto importante ricordare che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e che il lavaggio delle mani deve essere eseguito rimuovendo bracciali e anelli. Dopo il lavaggio si consiglia di non toccare i rubinetti per richiudere l’acqua bensi utilizzare un fazzoletto o la piega del gomito per evitare che le mani pulite entrino a contatto con superfici sporche. Dopo essersi lavati le mani, infine, non bisogna toccare oggetti e si puo’ usare un fazzoletto di carta per aprire la porta.
Tra le iniziative organizzate in questa giornata segnaliamo il video realizzato per l’occasione dalla Policlinico Gemelli di Roma, che sarà proiettato sui monitor nelle aree di attesa a ricordare al pubblico e anche agli operatori sanitari l’importanza dell’igiene delle mani in particolare nel contesto ospedaliero.