Esplosa oggi, davanti alla sede della presidenza della Regione Sicilia a Palazzo d’Orleans, la protesta di circa 400 lavoratori della Blutec, ex stabilimento Fiat, di Termini Imerese.
“Umiliati e derubati, Termini Imerese non deve morire. Politici siciliani aiutateci, ci sono 1000 famiglie disperate non abbandonateci” sono le parole che si leggono scritte sullo striscione posizionato davanti all’ingresso del palazzo, presidiato dagli agenti di polizia.
La richiesta avanzata dai sindacati Fim Fiom e Uilm riguarda un incontro con il presidente Musumeci per scongiurare il rischio di un licenziamento collettivo dei lavoratori, che hanno la cassa integrazione in scadenza. Presenti anche alcuni sindaci e amministratori dei comuni del Comitato il difesa dei diritti dei lavoratori. “Siamo stanchi di essere presi in giro. È arrivato il momento di avere un futuro concreto” dicono in coro alcuni manifestanti.
“Per il mio governo più che salvare il posto di lavoro bisogna salvare il lavoratore- ha detto il governatore Musumeci in occasione della conferenza stampa sulla nuova campagna vaccinale – Se un’azienda non riesce a stare in piedi è giusto che il governo nazionale offra gli strumenti per poter rimettere le risorse a lavoro. Non serve la cassa integrazione bensì la possibilità di tornare a lavorare mettendo a frutto le proprie competenze. Abbiamo messo a disposizione milioni di euro per intervenire sulle infrastrutture e siamo ancora disposti a farlo affinché ciò sia possibile” ha concluso.
A breve si attende che una delegazione sindacale venga ricevuta dall’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano.