Museo Pasqualino, “Arti, antropologie e patrimoni culturali”: oggi la presentazione in streaming

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Nuovo appuntamento con il ciclo #presentazioniedizionimuseopasqualino oggi, martedì 27 aprile, alle ore 18.
In diretta streaming dalla pagina Facebook e dal canale Youtube del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sarà presentato il libro “Não consigo ser moçambicana. Arti, antropologie e patrimoni culturali a partire da Maputo” di Sandra Ferracuti, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.

Intervengono Sandra Ferracuti (Sapienza Università di Roma), Vincenzo Padiglione (Sapienza Università di Roma), Emanuela Rossi (Università degli Studi di Firenze). Modera Rosario Perricone (Direttore delle Edizioni Museo Pasqualino).

Link per la diretta:

www.facebook.com/museoantonio.pasqualino

www.youtube.com/channel/UCB4FEyRenKlkSNrgVi-SCkw

Sandra Ferracuti è un’antropologa culturale di formazione statunitense e italiana. Ha esperienza di ricerca etnografica negli Stati Uniti, in Italia, in Mozambico, in Germania e in Camerun e i suoi principali indirizzi di studio sono l’antropologia dei musei, dell’arte e dei patrimoni culturali. Negli ultimi anni il suo interesse per questi ambiti di studio si è soprattutto espresso in indagini sui “dialoghi” contemporanei, in contesti latu sensu museali, tra politiche e pratiche istituzionali del patrimonio culturale e performance di forme di cittadinanza locale, nazionale e globale espresse e rivendicate da altri attori sociali. Nel 2005 è stata eletta membro del consiglio direttivo della Simbdea (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici) e l’ha presieduto tra il 2013 e il 2016. Fa parte del comitato editoriale della rivista “Antropologia Museale” sin dalla sua nascita e ha insegnato Museologia, Antropologia dei patrimoni culturali e Antropologia culturale all’Università della Basilicata (Matera) dal 2010 al 2016. Da quell’anno dirige il Dipartimento Afrika del museo etnologico statale Linden-Museum Stuttgart, in Germania, per cui ha curato la mostra permanente ”Wo ist Afrika? Storytelling a European Collection” (2019).