Analizzando i decessi registrati in Italia tra l’1 marzo e il 30 aprile 2020, è emerso che il Covid-19 è la seconda causa di morte dopo i tumori. A rilevarlo attraverso un’indagine l’Istat. L’istituto sottolinea che nell’arco della prima ondata ci sono stati 49mila decessi in più rispetto alla media degli stessi mesi nei cinque anni precedenti. Il 60% è attribuibile al Covid-19. Mentre il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause.
Solamente una piccola parte dell’incremento è imputabile all’invecchiamento demografico. Si stima infatti che, nel periodo considerato, in assenza di variazioni dei livelli di mortalità e degli effetti diretti e indiretti del Covid-19, avremmo osservato un aumento di soli 6.648 decessi.
I 29mila decessi totali per Covid-19 rappresentano il 18% della mortalità del periodo. L’età media dei deceduti per la malattia legata al Sars-Cov2 è di 80,2 anni, un anno e mezzo pià bassa dell’età media del totale dei decessi (81,6 anni). In alcuni casi il Covid è stata una causa principale, in altri casi secondaria. I certificati con menzione di Covid-19, sia come concausa che come causa iniziale, sono in totale 31.939. Nel 92% dei casi il Covid-19 è la causa direttamente responsabile del decesso, mentre nel restante 8% è presente, ma il decesso si è verificato per un’altra malattia.