E’ stato un fine settimana “in rosso” quello appena trascorso che ha visto anche la scorsa domenica 11 aprile il divieto per gli abitanti di Palermo e provincia il divieto di creare assembramenti con particolare riferimento alle zone più “gettonate” come la Cala, il Foro Italico, Sferracavallo e Mondello, le mete solitamente letteralmente prese d’assalto per la loro vicinanza al capoluogo oltre che per la loro bellezza, dove si sono concentrati la maggior parte dei controlli.
Sembra una vera e propria ironia della sorte che proprio nella “Giornata Nazionale del Mare” ,che si celebra in tutto il mondo l’11 aprile, proclamata dalle Nazioni Unite per valorizzare il ruolo delle scienze del mare nella promozione dello sviluppo sostenibile, sia stata negata ai palermitani la possibilità di godere dello splendido waterfront che è il fiore all’occhiello della città di Palermo.
In occasione di questa giornata è emerso dal Rapporto Ioc-Unesco 2021 che ciascun Paese adotti una gestione 100% sostenibile delle proprie acque nazionali entro il 2025 con azioni combinate (dallo sviluppo di energia rinnovabile basata sull’oceano allo stoccaggio del carbonio nei fondali marini) che potrebbero ridurre il divario delle emissioni fino al 21% su una riduzione di 1,5 °C e fino al 25% su una riduzione di 2 gradi centigradi”. Sono 27 le aree marine protette in Italia (Amp) – di cui 7 Aree Marine Protette sono in Sicilia: 4 lungo le coste e 3 nelle isole minori – cui si aggiungono 2 parchi sommersi, che tutelano complessivamente circa 228.000 ettari di mare e 700.000 km di costa. Andando a guardare nel dettaglio, il 19,12% delle acque territoriali italiane (0-12 miglia nautiche) è coperto da aree marine a vario titolo protette: aree in cui le attività umane – ad esempio pesca e turismo – dovrebbero essere parzialmente o totalmente limitate, i pesci riescono a riprodursi e si conserva la biodiversità del più grande ecosistema del Pianeta.
Nella giornata di ieri, nonostante gli agenti abbiano registrato le scuse più fantasiose durante i posti di blocco o le verifiche per strada in risposta alle quali hanno ricordato che le attuali restrizioni in vigore fino al 22 aprile, il lungomare di Mondello è rimasto pressochè vuoto come precettato.
In totale sono 10.399 le persone controllate, di cui 420 multate, nei primi cinque giorni di zona rossa a Palermo. I controlli delle forze dell’ordine sono stati focalizzati soprattutto sulla verifica del rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, ovvero l’adozione dei dispositivi di protezione individuale, il rispetto del divieto di assembramento e della distanza interpersonale, il divieto di circolare a piedi o con qualsiasi mezzo fatta eccezione per comprovate esigenze di lavoro, l’acquisto di generi alimentari e di beni di prima necessità, ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto o per usufruire di servizi o attività non sospese. A questi si sono aggiunti i controlli nei porti, aeroporti e stazioni per la verifica delle autocertificazioni in possesso dei viaggiatori in arrivo nell’isola.
A dispetto dei divieti, comunque, o forse proprio grazie a questi, il mare palermitano, dalla Cala a Mondello, si è mostrato agli occhi di chi ha avuto l’opportunità di vederlo ( per comprovati motivi di cui sopra), più bello che mai, incurante dell’assenza dell’attività degli esseri umani che, proprio nella giornata a lui dedicata, gli hanno regalato rispetto e silenzio.