Covid, da oggi fino al 14 aprile Palermo diventa “zona rossa” : regole e divieti

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Era nell’aria ed è arrivata la conferma: dalla mezzanotte di ieri, 6 aprile, fino al 14 aprile Palermo diventa zona rossa: divieto di visite ad amici e parenti e di uscire da casa se non per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità” da autocertificare. Chiusi i negozi di calzature e abbigliamento (tranne quelli per bambini) e i centri commerciali, aperti i negozi di generi alimentari.

Il Governatore Musumeci ha firmato l’ordinanza in base alla quale non saranno consentite le visite ai parenti e anche alle scuole si applicheranno le disposizioni nazionali, quindi le attività scolastiche e didattiche saranno in presenza solo fino alla prima media compresa. Per tutte le altre attività scolastiche è prevista la Dad. Il sindaco Orlando potrebbe però decidere la chiusura.

Le misure sono state adottate a seguito della richiesta del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di disporre provvedimenti maggiormente restrittivi rispetto all’attuale zona arancione – si legge nella nota della Presidenza della Regione – e dopo la relazione in tal senso del commissario ad acta per l’emergenza Covid dell’area metropolitana di Palermo“.

Spostamenti e passeggiate

In base all’ordinanza del Presidente della Regione è vietato uscire da casa, se non per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità” da autocertificare. Divieto di spostamento dunque all’interno del proprio comune e ovviamente anche all’esterno o fuori regione, sempre che non sia giustificato e certificato. Le passeggiate sono consentite solo nei pressi delle proprie abitazioni. E’ sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. E’ vietato, in ingresso ed in uscita, il transito per raggiungere le seconde case (abitazioni non principali). E’ permesso il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali, raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti. Rimane consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali e le attività imprenditoriali non differibili connesse al ciclo biologico di piante.

Attività commerciali

Chiusi i negozi di calzature e abbigliamento (tranne quelli per bambini) e i centri commerciali, i parrucchieri e i centri estetici aperti i negozi di generi alimentari, le edicole e altri beni di prima necessità, dalle farmacie alle tabaccherie ai prodotti di elettronica e le librerie. Asporto e domicilio in bar e ristoranti, il primo solo fino alle 18.

Altre attività

Stop ai mercati, a parte quelli di prodotti alimentari. Niente parrucchieri, estetiste né barbieri. I cinema e i teatri restano chiusi come avviene ormai da mesi.