Il 22 dicembre 1971 un gruppo di medici e giornalisti ha fondato quella che col tempo è diventata una delle organizzazioni medico-umanitarie più importanti al mondo: Medici Senza Frontiere.
Nel 2021, ben cinquant’anni dopo, sono circa 65mila gli operatori umanitari di Msf che portano cure mediche e aiuto incondizionato nelle emergenze in oltre 80 paesi sparsi per il mondo, in special modo in quegli angoli di terra spesso dimenticati piu di altri; ci sono stati per dare soccorso a seguito del disastro causato dallo Tsunami in Indonesia, per il terremoto ad Haiti, ma anche nei conflitti in Siria, Afghanistan, Yemen, durante l’epidemia di Ebola, ed anche per il genocidio in Ruanda, le rotte globali della migrazione, le tante crisi permanenti dove migliaia di persone non hanno accesso alle cure più basilari.
Un’azione in continua evoluzione quella di Msf, un team di medicina d’urgenza che risponde alle epidemie, una struttura fatta di ospedali gonfiabili o sotterranei sulle linee del fuoco, cliniche mobili in villaggi sperduti, ma anche innovazione scientifica, telemedicina, salute ambientale. A non essere mai cambiati sono i principi di neutralità, imparzialità e indipendenza che continuano a muovere Msf e l’identità dell’organizzazione: persone che aiutano persone, indipendentemente da dove si trovino e da chi siano.
Valori e impegno riconosciuti. Venti anni fa infatti , il 10 dicembre del 1999, Medici Senza Frontiere (MSF) riceveva il Premio Nobel per la Pace “ in riconoscimento del lavoro umanitario pionieristico realizzato in vari continenti” e per onorare lo staff medico dell’organizzazione impegnato a curare decine di milioni di persone in tutto il mondo.
Quest’anno in occasione dei 50 anni di impegno Medici Senza Frontiere che da marzo 2020 ha supportato anche il sistema sanitario italiano nella risposta alla pandemia, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #50annidiumanità. Una campagna che per tutto il 2021 riproporrà momenti salienti e le sfide ancora aperte per non dimenticare chi è lontano dai nostri occhi e sta lottando per la vita stessa.