«Da martedì 6 aprile i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca) associati a MIO Italia, apriranno a pranzo e a cena. Non è una provocazione, né un atto dimostrativo, ma una questione di sopravvivenza».
Il vicepresidente MIO Italia e responsabile MIO Sicilia, Salvo Longo lo sta ribadendo a tutti gli esponenti politici regionali in questi giorni rappresentando, altresì, l’adesione a tale iniziativa, di centinaia di operatori del settore. «Il dado è tratto! Il 6 aprile inizieremo noi a Governare le nostre aziende» ha aggiunto.
«Ha ragione Matteo Salvini quando dice che il “vero decreto Sostegno sono le riaperture”. Sì, riaperture delle attività produttive e scostamento di bilancio senza risparmio per un nuovo decreto che dia ossigeno vero alle imprese. Costi quel che costi. Queste sono le misure per evitare il funerale del settore dell’ospitalità a tavola (Horeca), e quindi che il 30% del Pil nazionale vada in fumo. In questo senso, le affermazioni del leader della Lega al Senato sono più che condivisibili». ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità. «Non si può fare altrimenti: è una questione di sopravvivenza», ha concluso Paolo Bianchini.
«Da un anno i piccoli imprenditori dell’ospitalità a tavola sono costretti a chiudere-aprire-chiudere, in contrasto con le evidenze scientifiche, senza prospettive, programmazioni, piani di rilancio, indennizzi ragionevoli, interventi sui costi fissi. Nulla. Non sono più padroni del presente e del futuro ne di quello delle loro famiglie. Con l’ultimo decreto Sostegno è stata prevista una elemosina, fra l’altro in arrivo dopo il 10 aprile», ha aggiunto Salvo Longo «Nel frattempo, le aziende devono riuscire a sopravvivere per arrivare al momento in cui i discorsi si tramuteranno in fatti concreti. Per questo motivo, dal prossimo 6 aprile, i piccoli imprenditori associati a MIO Italia e non solo – visto che continuano ad arrivare nuove adesioni – apriranno i loro locali a pranzo e a cena, ovviamente seguendo le misure di prevenzione covid», ha concluso Longo.