Un’idea folle, quella del sindaco Leoluca Orlando: la Tari nella bolletta elettrica dei palermitani. “Una proposta incredibile, quella del primo cittadino, a fronte di quanto sia sporca la città, e gestita male la vicenda rifiuti. Ci pare l’ennesima stranezza politica di un sindaco ormai al tramonto”, dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile insieme alla responsabile lega giovani Elisabetta Luparello . “Al ministro Carfagna, in visita nei giorni scorsi, il sindaco ha proposto alcune norme. La prima consiste nel mettere in bolletta elettrica il pagamento della Tari. Una mossa, secondo il pensiero del sindaco, per contrastare l’altissima evasione di questa tassa, ma come abbiamo sottolineato più volte, ci sono altri modi per far cassa senza dover per forza colpire i cittadini, soprattutto di fronte allo scempio dei rifiuti in giro per la città che ogni giorno vediamo – dicono Gelarda e Luparello -. Dobbiamo sottolineare, ad esempio, che la raccolta differenziata a Palermo, nonostante i proclami, si ferma al 20%, Quindi prima si pensi a ristrutturare il sistema della differenziata piuttosto che a mettere la Tari nella bolletta”. E’ di ieri, concludono i due, la notizia che sono in arriva cinque milioni di euro dal governo Musumeci per i Comuni siciliani virtuosi in tema di rifiuti solidi urbani, ovvero per la raccolta differenziata. “Tra i 134 comuni beneficiari, non c’è Palermo. Ecco, migliorare da questo punto di vista vorrebbe dire prendere dei soldi della Regione per rimpinguare le casse, senza bisogno di massacrare i cittadini con la Tari nella bolletta elettrica”.