Sicilian Puppets Series, in scena le compagnie di Alcamo, Palermo e Sortino

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Nuovo appuntamento con Sicilian Puppets Series, la rassegna annuale ideata dal Museo delle Marionette che vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi”.Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in streaming, gratuitamente (e in presenza non appena possibile) dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.Protagoniste del settimo weekend saranno tre compagnie di Opera dei Pupi provenienti da Alcamo (TP), Palermo e Sortino (SR).Link diretta streaming: mwww.facebook.com/museoantonio.pasqualino/ Oltre che con la rassegna Sicilian Puppets Series, da domenica 21 marzo a venerdì 26 marzo alle 21 è previsto un altro imperdibile appuntamento.

Per celebrare la Giornata Mondiale della Marionetta e in omaggio al centenario dei fratelli Napoli e alla figura di Nino Amico, il Museo Pasqualino condividerà – in diretta streaming sulla sua pagina Facebook – i sei spettacoli del mini ciclo della Storia di Erminio della Stella d’Oro. Le opere, le cui registrazioni sono parte del prezioso archivio multimediale del Museo Pasqualino, furonoallestite dalla Marionettistica nel 1997-1998 su copioni scritti da Nino Amico, nell’ambito di una serie di iniziative correlate alla mostra “I miti Figurati”, ideata da Maria Carcasio, allora direttrice della Sezione per i beni etno-antropologici della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Palermo.Nei riassunti degli spettacoli(detti “ricordini” nella tradizione catanese e affissi tradizionalmente sui cartelli), scritti da Alessandro Napoli, si ripercorrono le principali vicende delle serate di questo lungo ciclo che fu tanto amato dai catanesi da essere secondo solo alla “Storia dei paladini di Francia” e che affronta tematiche ancora oggi attuali legate all’età dell’imperialismo e del colonialismo.Programma e sinossial link: https://www.museodellemarionette.it/news/news-museo/1966-giornata-mondiale-della-marionetta-in-diretta-streaming-il-miniciclo-della-storia-di-erminio-della-stella-d-oro-della-marionettistica-f-lli-napoli-di-catania Sicilian Puppets Series.

– Il programma di questo weekend

Venerdì 19 marzo ore 18Ruggero di RisaCompagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare CaninoPreso prigioniero dall’imperatore di Biserta Agolante, il paladino Milone d’Anglante viene liberato provocando l’ira del sovrano.Almonte, figlio di Agolante, giura allora vendetta e mette sotto assedio la città di Risa, accompagnato dalla sorella Galiacella. Piantate tende e padiglioni, Almonte sfida Ruggero ma per tre volte il pagano viene battuto. Interviene allora Galiacella che, in onore del fratello, affronta il paladino. Nel corso del duello, però, i due giovani si innamorano e Ruggero conduce Galiacella dentro le mura di Risa. La donzella entra nelle grazie di Rampaldo e dei figli, Milonetto e Beltrame, fratelli di Ruggero. Beltrame s’innamora di Galiacella ma, rifiutato dalla fanciulla, nottetempo si reca da Almonte e trama contro la sua famiglia. Uccise le guardie, apre le porte della città al nemico e durante la battaglia uccide a tradimento il padre e i fratelli.


Sabato 20 marzo ore 21Storia di Rosario Livatino. Un giudice perbeneCompagnia Marionettistica Popolare SicilianaAlle 20.30 introdurranno lo spettacolo dei pupi antimafia Angelo Sicilia, direttore della Marionettistica Popolare Siciliana; Rosario Perricone, direttore del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino; Salvatore Inguì, referente di Libera Trapani e direttore dell’Unità Servizi Sociali per Minori del Centro di Giustizia Minorile di Palermo.Lo spettacolo narra la storia del giudice Rosario Livatino ucciso dalla “stidda” agrigentina nel 1990, a soli 38 anni. Giovanissimo magistrato, fu sostituto procuratore ad Agrigento in un periodo buio e difficile della storia siciliana, portando alla luce le trame ed il malaffare di una provincia con due mafie: Cosa nostra e la Stidda. Il percorso di fede e giustizia ha accompagnato Livatino fino alla morte. Lo spettacolo affronta i vari aspetti della difficile vita professionale del giudice, la sua profonda fede e la sua incorruttibilità.


Domenica 21 marzo ore 18La morte di AlmonteAntica compagnia Opera dei pupi Famiglia PuglisiSortino (SR)Carlo Magno e i suoi paladini si trovano in Aspromonte per contrastare l’esercito di Almonte D’Asia. Si susseguono aspre battaglie in campo aperto e Don Chiaro riesce a mettere in fuga Almonte, dopo aver visto morire Milone D’Anglante, padre di Orlando. Alla notizia della morte del cognato, Carlo Magno decide di recuperare il corpo di Milone e vendicarne la morte.Orlando è però lontano dal campo. Ritiratosi a studiare in un seminario e ignaro della triste sorte del padre, decide di raggiungerlo e si mette in viaggio alla volta di Aspromonte, accompagnato dall’amico Astolfo. Giunto al campo, Orlando avverte disagio alla sua presenza e molti paladini sembrano sfuggenti. Solo Gano gli si avvicina riferendogli che se vuole trovare suo padre e Carlo Magno deve recarsi nel bosco.È infatti lì che l’imperatore ha scovato Almonte. Deciso a vendicare la morte di Milone, Carlo duella ferocemente contro il nemico ma questi ha le armi incantate, per cui non riesce a batterlo. Al suo arrivo, Orlando si accorge delle difficoltà dello zio. Rimane deluso ma non esita a intervenire per soccorrerlo. Approfittando di un attimo di esitazione di Almonte – a cui avevano presagito la morte per causa di un fanciullo – Orlando lo uccide con la sua lancia e si impossessa del cavallo, delle armi e della magica spada Durlindana.