Si apre il sipario (immaginario) sull’ultima serata di questa edizione del Festival di Sanremo. Amadeus annuncia la banda della Marina Militare Italiana che quest’anno compie 160 anni e come fiore all’occhiello ha la nave “più bella del mondo”: l’Amerigo Vespucci, che quest’anno di anni ne compie 90.
Il Direttore Artistico elenca i numeri del televoto, perché stasera alla classifica stilata dalla Giuria Demoscopica e quella dei maestri dell’Orchestra, si somma il voto del pubblico da casa.
01 Ghemon. 02 Gaia. 03 Irama. Video sempre in DaD. 04 Gio Evan. Stranamente con un look diverso dal solito: capelli legati e pantaloni lunghi.
Entra Fiorello. Come sempre un asso nella manicaa. Con un giubbotto rosso con le frange, Ciuri fa un medley alla Little Tony che conferma il suo essere poliedrico. Lo sketch successivo con Amadeus gli consegna anche stasera un 7 e mezzo, fin dall’inizio.
Conferma la volontà di Amadeus di non rifare il Festival il prossimo anno, come ha detto oggi il direttore artistico alla stampa. “Se non lo fai tu, vuol dire che anche io vengo lasciato in pace” e poi si rivolge a chi organizzerà il Festival il prossimo anno, quando si spera che tutto sarà finito: ” Vi auguro una platea piena di gente, ovunque, strapiena. Anche in mezzo l’orchestra, vi auguro la gente che mangia, che beve. Milioni di persone fuori il teatro… ma vi deve andare male. Mica si può avere tutto” scherza Fiorello.
05 Ermal Meta. Sempre magnifico.
Momento Zlatan, che dopo aver preso in giro un po’ Amadeus, se la prende ancora anche con Achille Lauro, che stavolta per l’aspetto potrebbe spaventare gli avversari di un’ipotetica squadra di calcio capitanata da Ibra.
06 Fulminacci. 07 Francesco Renga. 08 Extraliscio e Davide Toffo.
Amadeus chiama sul palco la prima ospite. La introduce parlando del suo amore per Napoli, per la sua carriera di successo e per i suoi progetti futuri su Rai 1: Serena Rossi. Incanta la Rossi come sempre, come conduttrice, come cantante e spiega il suo nuovo programma su Rai 1. Quando canta “A Te” di Jovanotti ad Amadeus, il direttore artistico un po’ si commuove… e anche noi. Voto 8.
09 Colapesce e DiMartino (#vivapalermo, sempre). 10. Malika Ayane.
Momento Fiore/Amadeus (per aspettare la pubblicità).
11 Francesca Michielin e Fedez. Fede ancora trasmette ansia, ma sappiamo che Chiara Ferragni da casa cerca di puntare ad un nuovo +27%, spingendo a votare il marito. Alla fine dell’esibizione, i fiori portati come omaggio sono sia per Francesca che per Federico, che ringraziano il Festival per quello che hanno fatto… organizzare un’evento “dal vivo” oggi, sembra un sogno.
Momento ospite: Ornella Vanoni. Parte una standing ovation del 2008, registrata ovviamente e la Vanoni conferma che anche senza pubblico presente, l’emozione di cantare su quel palco c’è sempre, e che “il pubblico c’è, non lo vediamo ma c’è ed è numeroso”. La Vanoni si cimenta prima in un medley di canzoni, con qualche sbiascicamento, ma glielo perdoniamo. Poi, accompagnato da Francesco Gabbani, canta “Un sorriso dentro al pianto“. Voto 7 e mezzo. Anche Gabbani, insieme alla Vanoni, riceve i fiori. “Fiori per tutti” dice Ama.
Il mondo dei social si è fatto valere anche per la consegna dei fiori, non solo alle donne… se vengono accompagnate.
Mentre Fiorello e Amedeus temporeggiano perché il palco venga liberato, Ciuri chiede un applauso per i ragazzi che portano via gli strumenti, in rappresentanza di tutti gli altri manovali e lavoratori dietro le quinte.
12 Willie Peyote, grande carica.
Momento Zlatan, monologo del campione per l’ultima serata: “Tutti conoscevano Zlatan prima del Festival, quindi perché sono venuto qui? Perchè Zlatan ama le sfide, l’adrenalina. Le sfide aiutano a crescere. Accettare una sfida è come giocare una partita. Ho giocato 945 partite, ne ho vinte tante, non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ho vinto delle coppe, ne ho perse altre” – continua – “Ho fatto 500 gol, ne ho sbagliati… pochi. Sono Zlatan anche senza vincere tutte le partite. Il fallimento non è il contrario del successo, è una parte del successo. Se sbaglia Zlatan, puoi sbagliare anche tu. Basta impegnarsi. L’importante è fare la differenza, ogni giorno. Ognuno di voi, nel proprio piccolo, può essere Zlatan e io posso essere voi. Questo non è il mio Festival, non è il Festival di Amadeus, questo è il vostro Festival, il Festival di tutta Italia”. Che sia un monologo scritto o meno, Zlatan ci prova e un po’ ci riesce. Voto 7. E poi scende tra i violini per conoscere qualche ammiratore.
Altra ospite del mondo della recitazione: la giovane Tecla Insolia, già nota al palco per aver partecipato lo scorso anno tra le giovani proposte, e ora protagonista della nuova produzione Rai su Nada.
13 Orietta Berti, sempre splendente. 14 Arisa.
Amadeus annuncia Giovanna Botteri. La giornalista e inviata Rai è al centro del palco che legge alcune delle parole più celebri di “Caro Amico ti scrivo“, testo di Lucio Dalla, ma anche riferite alle immagini che l’anno scorso provenivano dalla Botteri proprio da Wuhan, da dove è partita “la guerra” contro il Covid 19. E’ elegante, raggiante, contro ogni critica ha i capelli fatti ed è truccata, ma come dice anche lei “non c’era bisogno”, perché l’eleganza va oltre l’estetica, ed è una cosa che non si acquista con l’intervento di uno stylist.
15 Bugo. Nessun colpo di scena, conclude la sua esibizione e va via. Nonostante le battute di Fiorello e Amadeus, riferite agli avvenimenti dello scorso anno.
Momento Ama/Fiorello. Amadeus prende la parola e gli chiede di star zitto, tocca a lui parlare stavolta. Annuncia un nuovo premio, il Premio “Città di Sanremo”, per chi ha permesso che il Festival si facesse e con una luce diversa. Il premiato? Fiorello. Lo consegnano il Sindaco Alberto Biancheri e l’Assessore al Turismo Giuseppe Faraldi. Fiorello prende, sorpreso, il premio e lo dedica a tutti coloro che hanno permesso che il Festival arrivasse alla quinta puntata. “Grazie, è il premio più bello della mia carriera…veramente”
16 Maneskin. Carica pazzesca sempre. Alla fine della loro esibizione, senza litigarsi i fiori, Damiano dichiara di voler dare i fiori al loro direttore d’orchestra, così da darli simbolicamente a tutti i direttori e musicisti. Bravi ragazzi, come sempre.
Achille Lauro, per l’ultima sera. Un ballerino classico, Giacomo Castellana dell’Opera di Roma, si esibisce sul palco. E lui scende le scale, in tailler rosa, intonando la sua “C’est la vie“. Le parole di giornalisti e critici contro Lauro di sottofondo, mentre lui sanguina trafitto dalle rose sul costato. “E’ giunto il nostro momento, colpevoli, innocenti, attori, uditori, santi, peccatori. Tutti insieme sulla stessa strada di stelle di fronte alle porte del Paradiso. Tutti con la stessa carne debole. La stessa rosa che ci trafigge il petto. Insieme, inginocchiati davanti al sipario della vita. E così sia. Dio benedica solo Noi Esseri Umani”. Achille Lauro: promosso a pieni voti.
17 Madame (con il velo… e l’autotune!)
Ospiti. Alberto Tomba e Federica Pellegrini, già ospiti del Festival nel 1988 e nel 2012 rispettivamente. Ama e i suoi ospiti ricordano di quando il Festival si è fermato per seguire la gara di Tomba nel 1988 per l’Olimpiade di Calgary. I due super sportivi sono i testimonial delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 e lanciano, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, il televoto (anche sulle piattaforme social ufficiali di Milano Cortina) per scegliere il logo dell’Olimpiade. Amadeus lancia l’inizio delle votazioni. Il pubblico per la prima volta può scegliere il logo delle Olimpiadi, un evento di rilancio per il paese, con focus sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale.
18 La Rappresentante di Lista (#vivapalermo, per due)
Ospite: Umberto Tozzi con un medley di suoi cult che fanno ballare e cantare sul divano, anche se sono già le 00.45 e ela stanchezza si fa sentire. Tozzi promuove il suo concerto in streaming dallo Sporting di MonteCarlo, il 10 aprile, a supporto dei suoi tecnici. (Fiorello intanto va in giro con il suo premio appeso al collo)
Momento intrattenimento per cambio palco, Amadeus/Fiorello e Zlatan sul taekwondo. Un modo carino per salutare il campione del Milan. Ibra ringrazia Amadeus, Fiorello, i tecnici, l’Orchestra e fa gli auguri al figlio che compie 13 anni. Conclude con l’omaggio delle maglie del Milan personalizzate ad Amadeus e Fiorello, entrambi interisti. “Fa male?” chiede scherzando e la risposta dei due padroni di casa “Questo è sport, quando un Campione ti regala la maglia, l’accetti con piacere”.
Fine Sanremo per Zlatan quindi e possiamo dargli un 7 e mezzo, perché ha avuto bisogno di sciogliersi e sentirsi a suo agio per star bene sul palco. E pur avendo fatto poco, ha mostrato i suoi lati nascosti.
19 Annalisa. 20 Coma_Cose
Achille Lauro torna sul palco per l’ultima volta in questa edizione, accanto ad Amadeus e Fiorello, per presentare per la prima volta un cantante in gara. Lauro ringrazia Ama, Fiorello, la Rai per la possibilità datagli, per avergli dato lo spazio per esprimersi, oltre la musica, che non è solo intrattenimento ma ha il potere di cambiare la società e la storia. E spiega che la sua ultima esibizione, quella della finale, è un modo per esprimere come lui abbia imparato a lasciarsi scivolare via le critiche che gli vengono rivolte. “Ho voluto portare dei messaggi di libertà e ho voluto far capire quanto le parole facciano male, io ho imparato a farmele scivolare addosso ma per gli altri non è così”.
21 Lo Stato Sociale. 22 Random. 23 Max Gazzè, stavolta nei panni di Clark Kent/Superman, con tanto di lancio sulle poltrone vuote.. 24 Noemi.
Intanto Amadeus ricorda che il Vincitore della serata rappresenterà l’Italia a maggio agli Eurovision di Rotterdam e ci iniziamo a domandare chi potrà essere, veramente. Mentre già sui social Chiara Ferragni fa sapere che il Codacons ha annunciato che chiederà alla Rai di avere i dati relativi al televoto per verificare se l’appello di Chiara su Instagram pro Fedez possa incorrere in qualche violazione. Vabbè.
25 Fasma. 26, per l’ultima esibizione di quest’edizione, Aiello. “Volevo dedicare tutta questa esperienza a tutti gli scomposti come me, a tutti i meridionali e a tutti quelli con le spalle larghe”
Si esibisce anche Gaudiano, il vincitore delle Nuove Proposte di quest’anno. E si chiude il televoto.
I nostri vincitori? Un po’ tutti perché pur essendo cantanti che riempiono club e stadi, continuano ad emozionarsi su quel palco e hanno cantato live, davanti “un pubblico”, in un momento in cui gli eventi sono fermi, così come l’arte. Ma, se proprio bisogna dare qualche preferenza, spazio agli Indie: Colapesce e DiMartino, La Rappresentante di Lista, Coma_Cose, Fulminacci, Willie Peyote, senza dimenticarci della vena rock del Festival, con i Maneskin.
Alle 2, ecco la classifica dal 26° al 4° posto: 26 Random, 25 Aiello, 24 Bugo, 23 Gio Ean, 22 Francesco Renga, 21 Ghemon, 20 Coma-Cose, 19 Gaia, 18 Fasma, 17 Max Gazzè, 16 Fulminacci, 15 Malika Ayane, 14 Noemi, 13 Lo Stato Sociale, 12 Extraliscio feat Davide Toffolo, 11 La Rappresentante di lista, 10 Arisa, 9 Orietta Berti, 8 Madame, 7 Annalisa, 6 Willie Peyote, 5 Irama, 4 Colapesce e DiMartino. La classifica si è totalmente ribaltata. Peggio di Borgese in “4 ristoranti”.
Si apre un nuovo televoto per i tre Big finalisti: Maneskin, Fedez con Francesca Michielin e Ermal Meta.
Nell’attesa, esibizione di Paolo Vallesi, Michele Zarrillo e Riccardo Fogli. Cantiamo un po’. E pensiamo, come dice il web, esploso per la classifica, che Chiara Ferragni abbia più potere di Mario Draghi a questo punto.
E che l’indie, nella classifica finale, abbia finalmente il posto che merita sul palco della Musica Italiana. Viva Colapesce e DiMartino, Viva La Rappresentante di Lista, Viva Wille Peyote.
Si attende un altro po’ il televoto, con Dardust sul palco. Stop al televoto.
Entrano i finalisti e con loro i premi della Critica.
Premio della Critica “Mia Martini” a Willie Peyote. Approvato.
Premio “Lucio Dalla”, assegnato dalla sala stampa web e radio, a Colapesce e DiMartino. Approvatissimo.
Premio “Sergio Bardotti” per il Miglior Testo a Madame per “Voce”. Approvato
Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale ad Ermal Meta. Parrovato
Poi eccoci alla fine. Terzo Posto: Ermal Meta, che ancora una volta si conferma un grande artista e conquista il podio.
Secondo Posto: Fedez e Francesca Michelin e PRIMO POSTO: I MANESKIN.
Viva il rock, viva l’indie, viva la musica, evviva i giovani. Evviva Damiano che si commuove!
Tra coriandoli e parolacce di incredulità, i Maneskin si riesibiscono, e noi tutti “Zitti e buoni”
Voto finale puntata: 8 -, idem per Ama e Ciuri. Voto edizione 7.
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