Sanremo 2021: la prima sera parte un po’ a rilento ma ha del potenziale

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© Festival di Sanremo Facebook

E’ iniziata ieri la 71a edizione del Festival di Sanremo, il Festival della Musica Italiana, l’edizione delle “ripartenze”, del ricominciare a piccoli passi dopo l’arrivo del Covid-19 ma soprattutto dopo lo stop degli spettacoli e degli eventi.

Un Ariston vuoto, senza pubblico, ha dovuto concentrare tutto sulle persone che hanno intrattenuto il pubblico di Rai1 per più di quattro ore. Una platea vuota e un’orchestra che ha finalmente avuto il suo spazio in sala.

A far gli onori di casa, anche per quest’anno, Amadeus e Fiorello. Sembrano un po’ impacciati, ma chi non lo sarebbe davanti a tantissime sedie vuote? “Ciuri” (Fiorello, ndr) prova a rompere il ghiaccio correndo tra le poltroncine vuote, scherzando con gli oggetti inanimati e portando avanti e dietro il carrello “dei fiori”.

Amadeus non fa altro che ricordare il protocollo e quanto sia importante che nessuno tocchi oggetti toccati da altri. Nel complesso comunque sono stati bravi, soprattutto per aver affrontato il Sanremo della “rinascita”. Voto per la coppia: 7 –.

Aprono la competizione i giovani, i primi 4, le nuove “leve” della musica: Folcast, Gaudiano, Avincola ed Elena Faggi. Quattro personaggi dai costumi strani ma con del materiale buono, anche se ancora molto grezzo. I primi due passano il turno e si scontreranno con i due che passeranno stasera.

A dare il via alla competizione dei primi 13 Big in gara, con un grande ritorno, il vincitore della scorsa edizione. Voto a Diodato: 8. Emozioni uniche che ci hanno fatto tornare allo scorso febbraio, senza pandemia e tanti abbracci.

I cantanti a seguire hanno sorpreso o confermato le attese. Bisogna fare un secondo ascolto per dare una posizione definitiva su canzoni e testi, ma già qualcuno ha trasmesso qualche sensazione positiva ed emozioni varie (soprattutto Fedez, la cui ansia da palcoscenico ha attraversato ogni pixel delle tv di Italia).

Achille Lauro non ha deluso sicuramente. Già l’anno scorso aveva mostrato all’Ariston la sua anima e quest’anno, non in gara, ha voluto preparare cinque opere da proporre durante le serate del Festival. Con la “Lettera al’Umanità” ha iniziato la sua performance ieri, mostrandosi poi in uno dei suoi costumi. Tante piume, tanto trucco ma sempre super performante. “Essere è diritto di ognuno. Dio benedica chi è” dice la voce lui fuori campo. Voto: 8

Matilda De Angelis: 9. La giovane attrice si è confermata una grandissima professionista ed artista. Si è notata la tensione iniziale, ma è riuscita a tenere benissimo il palco. Sicuramente meglio di Zlatan. E poi sembra saper fare tutto, presenta, recita monologhi e canta. Grande scelta e grande figura per l’Italia, considerando che Matilda ormai è la nostra bandiera all’estero e nel cinema straniero.

Loredana Bertè, regina del rock italiano, merita anche lei un voto alto perché con un medley pazzesco (anche se un po’ in playback) ci ha fatto rimpiangere gli anni d’oro della musica italiana e ha portato anche sul palco un paio di scarpe rosse per denunciare le continue, e purtroppo numerose, vittime del femminicidio. “Al primo schiaffo c’è solo una cosa da fare: denunciare”. E veramente avrebbe meritato una standing ovation. Anche per il suo stile inconfondibile e delle gambe da far invidia ad una ventenne.

Per non dimenticare l’anno che stiamo vivendo e che abbiamo passato, Amadeus ha deciso di invitare Alessia Bonari, l’infermiera simbolo del Covid, che il 9 marzo 2020 ha postato sui social la foto dopo il suo turno di lavoro in un reparto covid. Una mossa vincente perché Sanremo non deve lasciar fuori la realtà. La ragazza ha ricordato i giorni dopo quella foto, sottolineando l’importanza di non abbassare la guardia, perché la pandemia c’è e continua a minacciarci.

Un 9 extra va ad Amadeus, un bonus, perché proprio per non trasformare Sanremo nel Paese delle Meraviglie, e per ricordarci che il palco più famoso di Italia può essere un potente mezzo di comunicazione, ha voluto ricordare Patrick Zaki. Il giovane studente dell’università di Bologna è ancora in carcere in Egitto e proprio in questi giorni hanno prorogato la sua carcerazione.

Per le canzoni, anche se ci sono sempre i preferiti (partendo dai siculopalermitani Colapesce e DiMartino) attendiamo di ascoltare meglio testi e canzoni. Ma intanto diamo un 4 “risicato” alla giuria demoscopica che come sempre ha creato malcontento nel popolo dei social e degli spettatori del Festival.

© Festival di Sanremo 2021 – DiMartino e Colapesce

Vogliamo nomi e cognomi dei giurati” urla a gran voce il mondo del web, perché si vuole ricordare che quando si aprono le porte alle nuovi correnti musicali del panorama italiano, bisogna staccarsi sentimentalmente dalle “vecchie passioni” per dare la giusta attenzione (e posizione) a chi merita. Ma attendiamo le prossime serate.

Voto generale alla prima serata oscilla tra 6.5 e 7-.

Risultato share e ascolti: meno di un anno fa, 46.4% per la prima sera. L’anno scorso, Sanremo 2020, aveva debuttato con un 52,2%