Calcio a 5, serie B. Il Città di Palermo si inceppa, al PalaOreto l’Ispica vince 4-1

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Ci sono partite in cui potresti giocare per due giorni e non riusciresti comunque a segnare. Nelle quali tutto va male e la fortuna sembra voltarti le spalle. Città di Palermo-Arcobaleno Ispica è stata una di queste. Un match nel quale tutto ha girato contro e ogni palla sembrava stregata. E così, dopo la squillante vittoria ottenuta sabato scorso contro il Catanzaro, per i rosanero arriva una battuta d’arresto netta, benché meno sul piano del gioco rispetto a quello che ha detto il campo. L’Arcobaleno, formazione solida e ben messa sul terreno di gioco, ha vinto per 4-1 non rubando assolutamente nulla. Evidentemente i padroni di casa hanno pagato lo sforzo mentale prodotto sabato scorso contro la capolista.
Per il Città di Palermo, adesso occorrerà fare reset e rimboccarsi le maniche, a cominciare da sabato prossimo, quando ci sarà da affrontare la PGS Luce, un avversario non irresistibile, ma che certamente merita rispetto.


A parziale scusante della squadra di Cappello va ricordato che il match odierno si è giocato senza tre pezzi da 90: Marco Torcivia, infortunatosi negli istanti finali del match col Catanzaro e gli squalificati Vincenzo Restivo e Bartolo Rizzo. Certamente non un alibi, ma una situazione della quale tenere conto. La partita è andata dalla parte ispicese a circa 6’ dalla fine de primo tempo, quando un isperato regalo della difesa rosanero consegnava a Costamanha un pallone che il brasiliano spediva in rete.

Chi si aspettava una reazione palermitana nella ripresa, così come avvenuto in tante altre occasioni, restava deluso. Nella seconda frazione infatti, erano ancora gli iblei a venire fuori e in pochi minuti assestavano i colpi del ko. Due volte Gambuzza e poi capitan Ficili bucavano la porta di Immesi.

In pratica i ragusani capitalizzavano il 100 per cento delle occasioni create. Il Città di Palermo, invece, non segnava neanche in doppia superiorità numerica (per l’Ispica veniva espulso Corallo e mister Cappello optava per il quinto di movimento). Ad addolcire la pillola ci pensava D’Orio, che a pochi secondi dalla fine metteva dentro con autorità un tiro libero per la rete della bandiera rosanero. Adesso, come detto, occorrerà fare tesoro degli errori, cancellare il tutto e ricominciare. Il campionato è ancora lungo e il Città di Palermo sa di essere sempre squadra di rango.