In una semplice perquisizione notturna, fatta per dei movimenti sospetti, la polizia ha trovato ciò che non si aspettava: uno smartphone in una cella del carcere Burrafato di Termini Imerese.
A renderlo noto è il segretario generale della Uilpa Sicilia, Gioacchino Veneziano, giorno 15 febbraio. Il ritrovamento è avvenuto durante una perquisizione notturna disposta dal vertice dell’amministrazione penitenziaria. Un agente si era insospettito per i movimenti di alcuni detenuti. Da questo evento è partita l’indagine.
Critiche le parole di Veneziano sull’accaduto: “Si conferma la necessità di investire sull’ammodernamento delle strutture. E in generale di tutte le tecnologie che possono permettere di ritrovare telefonini all’interno delle carceri. Così solo si potranno evitare falle nel sistema di sicurezza”. Per il segratario della Uilpa si dovrebbe puntare alla tecnologia per bloccare determinate azioni all’interno delle carceri palemitane.