Un progetto per consolidare il versante sud-ovest dell’abitato dopo anni di attesa. E’ proprio quello che attendevano gli abitanti di Petralia Soprana, nel Palermitano, spettatori incolpevoli di lavori mai ultimati e in viva apprensione per tutti i rischi legati all’instabilità di un’area che paga il prezzo dell’incuria e di una lacunosa attività di programmazione. Ecco perché la notizia dell’aggiudicazione delle indagini e dei rilievi tecnici utili a pianificare un intervento è stata accolta con soddisfazione. La Struttura contro il dissesto idrogeologico, che ha al suo vertice il governatore Nello Musumeci, ha colmato un ritardo per certi versi imbarazzante.
Gli Uffici di piazza Ignazio Florio hanno definito le procedure di gara che assegnano la progettazione esecutiva a un team di professionisti coordinato dall’ingegnere Michele Zafonti. La zona oggetto del consolidamento si estende a valle del centro storico di Petralia Soprana e sino alla panoramica Madonnuzza, un viadotto mai completato: una vera e propria incompiuta che ha favorito l’accentuarsi di fenomeni erosivi del pendio, a pochi metri dai movimenti franosi che hanno colpito il sito.
L’azione degli agenti atmosferici e una scarsa manutenzione hanno reso ancora più grave la situazione, con pesanti ripercussioni sulla sicurezza della chiesa di Santa Maria di Loreto, minacciata dai movimenti franosi. Il progetto prevede il ripristino dell’originaria pendenza del versante, lungo l’intera parete rocciosa per contrastare gli smottamenti dei terreni. Verranno, inoltre, adottate soluzioni tecniche per proteggere il taglio del piede del costone, eseguito durante i primi lavori di costruzione del viadotto.