Futsal, il Città di Palermo allunga nella ripresa, la PGS Luce può solo guardare

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Finisce 5-2, grazie ad una ripresa gagliarda dopo un primo tempo di sprechi Palermo.
Soffre poco più di un tempo il Città di Palermo per sbarazzarsi della PGS Luce Messina, fanalino di coda del campionato di serie B. Dopo una prima frazione giocata non al massimo della concentrazione, i rosanero hanno pigiato sull’acceleratore e la partita è andata in ghiaccio per il 5-2 finale.
Impegno in chiaroscuro, quindi, per gli uomini di mister Cappello, non soddisfattissimo al termine del match. Un po’ troppo svagati nella prima frazione, decisi e volitivi nella ripresa, quando per la compagine peloritana non c’è stato più nulla da fare.


Alla fine, però, contano i punti e i tre conquistati oggi fanno il paio con quelli messi in tasca sabato scorso ai danni del Canicattì. Sei lunghezze importanti che rilanciano le quotazioni dei rosanero in classifica e ne ribadiscono le intenzioni bellicose.
Adesso ci sarà da affrontare la lunga e faticosa trasferta di Casali del Manco, dove Torcivia e compagni, se ispirati, potranno allungare il filotto positivo. Occorrerà, però, la concentrazione dei giorni migliori, quella, tanto per intenderci, messa in mostra sabato scorso contro il Canicattì. Solo così, sarà possibile tornare dalla trasferta in terra calabra con i punti in saccoccia.
Oggi il pronostico era decisamente a favore del Città di Palermo, che difatti non si faceva pregare e andava a segno con Roberto D’Orio, bravo ad inserirsi nell’area avversaria e battere il bravo portiere Fiumara, forse il migliore dei suoi. Ai rosanero, però, mancava la “cattiveria” per impinguare il vantaggio e così, a meno di un minuto dalla pausa, la PGS pareggiava con capitan Bucca.

Tutto da rifare, quindi, in una ripresa che cominciava subito a mille. A mettere la freccia ci pensava Montelli (man of the match), con un tiro al volo che si insaccava all’incrocio e faceva spellare le mani allo sparuto pubblico presente (l’incontro – va ricordato – si è disputato a porte chiuse). Passava, poco più di un minuto, però, per regalare un’altra doccia gelata ai rosanero, perché Costanzo da due passi insaccava il pallone del 2-2. Per i messinesi, però, era il canto del cigno e il Città di Palermo si involava nella fuga decisiva, giusto per usare un termine ciclistico. Andavano a segno Montevago, di nuovo D’Orio (un eurogol dalla distanza sotto la traversa) e quindi Napoli per il 5-2 con il quale arrivava il suono della sirena.