Da pochi giorni sono finiti i pagamenti per la tassa dei rifiuti a Palermo. L’ultima Tari per questo 2020 era stata posticipata a dicembre a causa dei ritardi legati alla raccolta della spazzatura degli ultimi mesi. Una situazione molto complessa che per quasi otto settimane(da ottobre a novembre) ha portato la città a condizioni di degrado assolute.
Proprio alla vigilia del pagamento arriva la proposta in Consiglio Comunale: un aumento in media di 40 euro in più ai contribuenti per tre anni. In percentuale si parla di circa il 27,7% di rincaro rispetto alle Tari degli scorsi anni e dell’ultimo pagamento. E non è detto che non ci sarà un ulteriore rincaro per la creazioni di un’altra vasca di deposito.
Il rincaro per il dirigente al servizio Ambiente è causato per: “l’ esaurimento della sesta vasca della piattaforma di Bellolampo e la mancata, a oggi, realizzazione della settima vasca, con la conseguente necessità, in capo a Rap, di dovere effettuare le attività di trasporto presso altri impianti di smaltimento presenti nel territorio regione”.
Per l’opposizione il politico Ugo Forello del Movimento 5 stelle ha dichiarato: “Ora si butta la maschera. I palermitani rischiano un aumento di quasi il 30% a fronte di un servizio pessimo”. Anche la Lega in Consiglio comunale è andata all’attacco.
Le due motivazioni dietro all’aumento della Tari sembrano essere la forte evasione e la repentina creazione della nuova vasca per i rifiuti. A breve si scoprirà se questo rincaro sarà ufficializzato o meno.