Covid, il dramma degli italiani a Londra. “Soli e senza informazioni”

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TOWER BRIDGE LONDRA

Sono almeno un migliaio gli italiani bloccati a Londra dopo la decisione del governo di interrompere i collegamenti aerei con il Regno Unito.


Un piccolo esercito di “espatriati” che avrebbe voluto passare le vacanze con i propri cari in Italia e che invece dovrà probabilmente rassegnarsi a un Natale lontano da casa. E se per molti non sarà un problema rinunciare al ritorno a casa, per qualcuno è diventato un vero calvario, dovendosela addirittura vedere con la mancanza di un alloggio.


Nel frattempo cresce la rabbia. Ed è nato anche un gruppo su Facebook che ha lo scopo di consentire agli italiani che si trovano in questa situazione di condividere esperienze, consigli e rimanere aggiornati su eventuali sviluppi.

Italpress ha raggiunto telefonicamente Camilla Alcini, studentessa al secondo anno di università e aspirante giornalista, che in questi ultimi giorni si è fatta promotrice della protesta e ha testimoniato con alcuni video il malumore dei tanti nostri connazionali bloccati nella capitale inglese.

“Il vero problema in questo momento è la mancanza di informazioni – spiega Camilla -. Abbiamo cercato di avere un dialogo direttamente con il governo, con l’ambasciata e con il consolato per capire se c’era un modo di rientrare ma addirittura hanno smesso di risponderci e quando lo hanno fatto non erano in grado di darci risposte.

Più o meno tutti abbiamo già acquistato un biglietto aereo per l’Italia e, mentre per gran parte di noi l’unico problema sarà quello di non poter tornare a casa, c’è anche chi è da due giorni bloccato all’aeroporto di Heatrow con l’intera famiglia perché non ha più nemmeno un alloggio a Londra”.

“Come prima cosa chiediamo un vero supporto e delle indicazioni da parte delle autorità italiane per capire se sarà possibile trovare una soluzione – conclude la studentessa -, inoltre è fondamentale dare soluzioni concrete e immediate a quanti in questo momento non hanno un alloggio a Londra e infine, secondo me occorre anche un supporto psicologico.

Personalmente spero ancora di poter tornare presto in Italia, anche se mi sto rassegnando, mi ritengo comunque fortunata rispetto alle disavventure che stanno capitando ad altri”.

Nel frattempo però qualcosa inizia a muoversi. “Ci stiamo organizzando – ha detto il ministro Boccia alla trasmissione Tagadà su La7 -. I residenti in Italia devono poter tornare, ma in sicurezza e si sta cercando di capire come fare. È una questione di ore”.


Il governo, da quanto si apprende, dovrebbe consentire il ritorno in Italia dalla Gran Bretagna solo per i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza.

ITALPRESS