Quattordici, come il numero di edizioni, e centoventi, ossia i ragazzi e ragazze che parteciperanno al camp e che per una settimana si ritroveranno a Palermo, dopo essere giunti nel capoluogo da ogni parte d’Europa.
È stata presentata al Saracen Hotel di Isola delle Femmine la quattordicesima edizione dell’European Soccer Camp targato La Cavera Academy, il principale stage calcistico estivo in Sicilia.
Una settimana di calcio e divertimento, lavoro tecnico individuale sui campi della Panormus in viale Michelangelo e relax offerto dalle bellezze siciliane tra mare e cibo tradizionale: «I numeri di quest’anno rappresentano un piccolo, grande record che ci inorgoglisce e ci responsabilizza ancora di più – rivela Francesco La Cavera, presidente dell’Academy che ogni anno organizza tra Belgio, Olanda e Lussemburgo oltre quaranta stage, chiudendo poi la stagione proprio a Palermo, sua città natale -. Come sempre, per noi, il primo obiettivo resta regalare a questi ragazzi, tutti compresi tra i 5 e i 17 anni, l’esperienza di una settimana da calciatori professionisti. Divertimento e condivisione come principale focus, e solo dopo quello del miglioramento tecnico».
Come ogni anno sono attesi a Palermo nomi d’eccezione: dall’Ambassador Marco Amelia alla Guest Star di questa edizione, quel Davide Moscardelli autentico eroe nostalgico di un calcio dei valori che, ormai, si sono un po’ perduti. Proprio i due ex calciatori della Serie A italiana saranno protagonisti, giovedì 13 alle 18 all’Hotel Saracen, in un incontro aperto a tutti a margine del quale parleranno schiettamente della loro vita in campo e fuori, tra aneddoti e storie mai raccontate.
Uno staff tecnico di prim’ordine, quello che ospita sempre l’ESC palermitano, composto da allenatori professionisti attualmente nei quadri di società di Serie A, Serie B e Serie C e ancora di figure di spicco del calcio palermitano, come mister Lia Pipitone ex portiere di Ludos Palermo, AS Roma e della Nazionale Italiana di calcio femminile.
Tutti gli ingredienti per un’altra edizione di successo: «Troppo spesso ormai i bambini e i ragazzi e ragazze sono sottoposti in giovane età a forti pressioni – sottolinea Francesco La Cavera -, derivanti dai genitori o dal sistema attuale legato al mondo del calcio. Il risultato è la perdita progressiva della passione e, soprattutto, del loro sorriso. Il nostro obiettivo è restituirglielo e preservarlo – conclude –. Il calcio deve essere divertimento prima di ogni cosa».