Stefano Piccardo (Ortigia): “Sono tre punti pesanti per il nostro cammino”

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L’Ortigia espugna la difficile piscina “Scuderi”, aggiudicandosi il derby contro la Nuoto Catania al termine di una prova molto positiva. I biancoverdi disputano una partita intelligente, leggono molto bene le varie fasi dell’incontro e giocano con pazienza e lucidità per due tempi, per poi accelerare ed uscire con forza nella seconda parte. Gli uomini di Piccardo entrano in acqua concentrati, portandosi sul doppio vantaggio (a segno Vidovic e Di Luciano), subito rimontato dalla doppietta di Privitera. Il match, a quel punto, si mette in equilibrio, con le due formazioni che rispondono colpo su colpo fino al 4-4 di fine parziale. Nel secondo tempo, dopo il +1 dell’Ortigia, gli etnei aumentano la pressione e riescono a ribaltare il risultato e a portarsi a due lunghezze di vantaggio (da segnalare una prodezza di capitan Torrisi, che strappa gli applausi del pubblico). Il 5 metri di Ferrero, tra i migliori in acqua oggi, tiene però i biancoverdi attaccati al match: 6-7 all’intervallo lungo. Nel terzo tempo, l’Ortigia aumenta il ritmo e diventa spietata in avanti. I biancoverdi mettono la freccia con le doppiette di Ferrero e Ciccio Condemi e le reti di Vidovic e Rossi, vanificando i gol di Camilleri (doppietta) e Riccardo Torrisi. Gli ultimi 8 minuti sono un monologo dell’Ortigia, che in difesa non lascia più spazio agli etnei e in avanti macina gioco e gol, sfruttando anche le ripartenze. Il finale è un netto 17-11 che vale tre punti pesanti. L’Ortigia è sempre terza, ma aumenta il distacco sulla quarta: adesso è il Savona a seguire, a tre punti di distanza, mentre il Telimar scivola al quinto posto, a quattro lunghezze. Ora, testa alla Coppa Italia. Venerdì pomeriggio, a Genova, quarti di finale contro il Posillipo.

Nel dopo partita, il tecnico Stefano Piccardo è molto soddisfatto della vittoria: “Sono contento perché la mia squadra ha dato prova di grande maturità. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che si sarebbe decisa nei due tempi finali. Siamo stati bravi a resistere alla loro veemenza nella prima parte del match. Fare 17 gol alla “Scuderi” significa che abbiamo prodotto tanto. Peraltro, con una ventina di espulsioni subite e quattro giocatori fuori, è difficile giocare e tenere percentuali basse a uomo in meno, anche se credo che, guardando le statistiche, abbiamo giocato bene a uomo in meno, ma male la fase a uomini pari. Ciò detto, oggi i ragazzi hanno giocato una partita intelligente, perché non era semplice venire qui e imporsi con uno scarto così ampio. Faccio comunque i complimenti alla Nuoto Catania, che ha fatto una bella gara. Per noi giocare in questa piscina stretta non è facile, ma devo dire che ormai la conosciamo bene. Ci siamo preparati, sapevamo che questo era uno step importante. Sono tre punti pesanti per il nostro cammino. Ora testa alla Coppa Italia e poi ci sarà Trieste, altro match importante”. 

A fine gara parla anche Simone Rossi, difensore dell’Ortigia, che individua nel terzo parziale il momento decisivo: “Eravamo consapevoli che avremmo dovuto contenerli nei primi due tempi. Loro hanno qualità, ma forse sono un po’ corti negli uomini e questo fa sì che manchi un po’ di freschezza nelle ultime due frazioni, quindi sapevamo di dover mantenere alto il ritmo dal primo al quarto tempo. Ci è andata bene, perché siamo rimasti vicini fino all’ultimo minuto del terzo parziale, quando abbiamo fatto il break decisivo, per poi dilagare nel quarto tempo”.  

L’Ortigia è stata molto brava anche ad adeguarsi a un arbitraggio che ha fischiato molto, con tante espulsioni da una parte e dall’altra: “Bisogna adattarsi – conclude Rossi – a quello che è ormai è il metro arbitrale, con tante espulsioni, elemento che va a discapito dei difensori, ai quali viene concesso poco. Ecco perché bisogna rimanere calmi e concentrati, per portare a casa i tre punti. Non dimentichiamo, inoltre, che la Nuoto Catania qui ha tolto punti a diverse squadre. Anche noi ci stavamo cascando, visto che siamo andati sotto di due, ma siamo stati pazienti e alla fine abbiamo avuto la meglio. In futuro magari servirà più lucidità, più accortezza sulle scelte finali, su dove fare lo scarico o il tiro all’ultimo, perché a volte abbiamo avuto delle letture sbagliate. Intanto, però, prendiamoci questi tre punti fondamentali”. 

NUOTO CATANIA  – C.C. ORTIGIA  1928  11-17 (4-4, 3-2, 3-6, 1-5)

Nuoto Catania: Caruso, Ferlito, Eskert, La Rosa 3, R. Torrisi 1, Gullotta. G. Torrisi (Cap) 1, Camilleri 2, De Freitas Guimaraes 1, Privitera 2, Russo, Catania 1, Calì. Allenatore: Giuseppe Dato

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, F. Cassia, Giribaldi, A. Condemi, Di Luciano 3, Velkic, Ferrero 4, Gorrìa Puga, F. Condemi 4, Rossi 2, Vidovic 2, Napolitano (Cap) 2, Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Massimo Calabrò (Caserta) e Antonio Guarracino (Napoli)

Superiorità numeriche NCT: 6/20 + 1 rig; ORT 4/12 + 3 rig.
Espulsioni definitive: Guimaraes (C), Eskert (C), Giribaldi (O), A. Condemi (O) nel 3° tempo per limite di falli; G. Torrisi (C) nel 3° tempo per proteste; Gorrìa Puga (O), Vidovic (O) e Ferlito (C) nel 4° tempo per limite di falli.

foto ©Maria Angela Cinardo – Mfsport.net