Il conto alla rovescia è quasi terminato: domani pomeriggio (ore 15, alla piscina di “Nesima”, a Catania, con diretta streaming, in chiaro, sulla pagina Facebook dell’Ortigia) i biancoverdi di Stefano Piccardo affronteranno la corazzata Brescia di Alessandro Bovo, nel match valido per il 12° turno del campionato di Serie A1. Una sfida di quelle proibitive, che esaltano i tifosi, soprattutto perché a trovarsi di fronte saranno la seconda e la terza della classifica, staccate solo di tre punti.
L’Ortigia, infatti, è la diretta inseguitrice dei lombardi e sogna l’impresa, che significherebbe aggancio e secondo posto e darebbe un bel segnale a tutto l’ambiente e al campionato. I pronostici, però, sono tutti a favore del Brescia, che è squadra più attrezzata e costruita per lottare fino alla fine per scudetto, coppa Italia e Champions League. Gli uomini di Piccardo vengono dalla bella prestazione di sabato contro l’Anzio, ma sono consapevoli che quella di domani sarà tutta un’altra gara, con ben altre difficoltà, pertanto bisognerà giocare la partita perfetta per provare a far male allo squadrone di Bovo. I biancoverdi, peraltro, devono fare i conti ancora con gli acciacchi fisici di alcuni giocatori, che più di tutti hanno pagato il prezzo degli allenamenti dei giorni scorsi con l’acqua fredda. Bisognerà crederci e gettare il cuore oltre l’ostacolo per giocare alla pari contro una delle squadre più forti al mondo.
Alla vigilia, coach Stefano Piccardo parla delle condizioni della squadra e spiega con quali armi tattiche andrà affrontato il Brescia: “Questa partita arriva in una fase delicata della stagione, perché siamo alla ripresa e abbiamo ancora dei ragazzi che non sono pronti, come ad esempio Giribaldi, che quasi sicuramente non ci sarà, e qualche altro che viene da stati influenzali simili alla bronchite. Siamo un po’ in difficoltà sotto questo aspetto, perché Brescia è una formazione che va affrontata con grossa vigoria fisica, soprattutto nei duelli individuali, visto che nell’uno contro uno è tra le squadre più forti d’Europa. Dovremo tener conto innanzitutto di questo aspetto, quindi dovremo cercare di attaccare in maniera intelligente, anche perché la parte migliore del loro gioco è la difesa, sia a uomini pari che a uomo in meno”.
L’allenatore biancoverde sottolinea il valore internazionale del Brescia e le insidie che questa partita nasconde: “ Si tratta di una squadra fortissima, che negli ultimi due anni ha sfiorato la finale di Champions, quindi direi che già questo dà il peso dell’avversario contro il quale giochiamo. Li abbiamo studiati, ne ho parlato con i ragazzi. Questa è una partita dalla quale si può prendere tanto come si può subire tanto. Se non la si affronta nel modo giusto, si può ricevere anche un bello schiaffo”.
Filippo Ferrero, centrovasca dell’Ortigia, non vede l’ora di scendere in acqua e vivere l’atmosfera di questo grande match: “Noi ci alleniamo per queste partite, perché l’obiettivo a medio-lungo termine è quello di giocare contro avversari di questo livello. Quando sono arrivato a Siracusa il progetto era quello di arrivare a giocarsela alla pari contro certe squadre. Quella di domani sarà una bella prova contro una squadra che sta facendo benissimo in Champions League e che in campionato è seconda, appena tre punti sopra di noi, quindi ci sarà da divertirsi. Il Brescia è una formazione attrezzata, non devo presentarla io. Sono fortissimi, hanno un campione olimpico al centro, un secondo centroboa giovane che si sta facendo valere, un nuovo mancino campione d’Europa, giocatori di grande esperienza, a partire dal capitano. Non vedo l’ora di giocare”.
“La cosa più difficile da fare – conclude Ferrero – è al contempo anche la più semplice: dovremo essere pazienti in attacco e non subire le loro ripartenze che, come le nostre, sono un’arma micidiale, come si è visto in Champions League. Dobbiamo stare attenti alle ripartenze, al loro attacco, dobbiamo essere sempre pronti, stare alti di gambe, perché hanno veramente un bel palleggio a uomo in più e a uomini pari. Dobbiamo evitare di farci prendere dalla foga in attacco, non dobbiamo forzare e soprattutto dovremo essere molto attenti in difesa, giocare da squadra, compatti, chiudendoci bene sul centroboa. Insomma, è quello che bisogna fare sempre, ma moltiplicato per 10”.
Foto ©Maria Angela Cinardo – Mfsport.net