Il 23 dicembre alle 21.15, evento speciale al Teatro Libero con il coreografo e danzatore di fama internazionale Israel Galván in Solo.
Nello spettacolo il linguaggio fisico del flamenco è ricodificato, usando modi di espressione che appartengono ad altri rituali della cultura popolare, dal calcio all’attivismo, al cross-dressing senza mai rinnegare, ma anzi vivificando, la tradizione del flamenco.
Galván si fa protagonista di un’esperienza radicale, danzando da solo, senza accompagnamento musicale né nessun altro supporto, in un progetto che presenta l’essenza della sua danza e che a gennaio verrà presentato a New York al Baryshnikov Arts Center.
“Il Solo – spiega il danzatore spagnolo – nasce da una coincidenza: un giorno, mentre stavo ballando, ero fermo, senza muovermi e senza musica. È stato un minuto di solitudine. In tutti questi anni ho imparato a ballare da solo con le mie solitudini. Entro in sintonia con il suono del mio corpo e ballo in silenzio”.
Nato a Siviglia, in Spagna, figlio di danzatori di flamenco, Israel Galván fin dalla sua prima creazione ¡Mira! / Los zapatos Rojos (1998), si apre a un nuovo spirito del flamenco, discostandosi dalla tradizione.
Ogni sua creazione si rivela una pietra miliare nella sua ricerca di una danza che cerca di affrancarsi da caratteristiche ereditate da un flamenco cristallizzato e si concentra sugli aspetti vivi della danza.
A Israel Galván sono stati attribuiti i premi prestigiosi come il Premio Nacional de Danza (Spagna), il New York Bessie Performance Award, il National Dance Award for Exceptional Artistry (UK). Nel 2016 è stato nominato Officier dans l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia. Gli è stato inoltre dedicato un ritratto nella docu-serie sulla danza, Move, prodotta da Netflix. È un artista associato al Théâtre de la Ville di Parigi.