Dopo la prima vittoria in trasferta, sabato scorso a Modena, e la festa per i 122 anni di storia del Palermo, per chiudere al meglio la settimana manca solo la ciliegina sulla torta, un risultato positivo in casa contro il Parma. Ritrovare il successo al Barbera, l’ultimo datato 9 settembre contro il Genoa, permetterebbe al Palermo non solo di fare un ulteriore balzo in classifica, ma anche di consolidare quanto di buono si è visto nelle ultime gare. A giudizio di Corini e non solo, infatti, i rosanero hanno dimostrato in campo uno spirito differente già dalla gara contro il Pisa, nonostante il pareggio raggiunto nella ripresa dai toscani.
Tuttavia nel calcio i risultati la fanno da padroni, ed è per questo che confermarsi contro una tra le compagini più organizzate e blasonate della categoria potrebbe dare la spinta giusta al gruppo per ripartire da una strada tutta nuova, fatta di coesione e unità di intenti ma anche di concretezza, elemento che prima di Modena si era avvertito poco. Il Palermo dovrebbe confermare l’assetto visto in Emilia, visto anche il recupero di Di Mariano, tra i più positivi nell’ultima gara. Ad eccezione di Elia, che ne avrà ancora per molto, e di Sala non giudicato pronto per il rientro, il tecnico bresciano avrà a disposizione tutti gli effettivi. Un “lusso” di cui non potrà usufruire invece Pecchia, che conta ben undici indisponibili in rosa, praticamente una squadra intera, a partire da Buffon per finire ad Inglese, capocannoniere della squadra con quattro reti stagionali.
PALERMO-PARMA, IL RITORNO AL BARBERA DEL “MUDO”
Nonostante le assenze e il rendimento non eccellente in trasferta, dove i biancoscudati hanno ottenuto solo 6 dei 19 punti finora conquistati, il Parma rimane un avversario temibile. In campo ci sarà soprattutto l’indimenticato Franco Vazquez, che a Palermo ha lasciato il segno con prodezze e gesta tecniche sopraffini, e che dal capoluogo siciliano si separò nell’estate dal 2016 più per esigenze finanziarie della società che per sua volontà.
“El Mudo” affronterà per la prima volta il suo glorioso passato, che lo ha visto scendere in campo 109 volte con la maglia rosanero, facendo andare in gol i compagni in 21 occasioni e siglando 22 reti. Un amore viscerale quello Palermo e Vazquez, il cui contributo fu decisivo nel 2014 per conquistare la promozione in serie A e due anni più tardi per raggiungere la salvezza, prima di lasciare la squadra in direzione Siviglia. Adesso, al secondo anno a Parma, il destino dell’argentino incrocerà di nuovo i colori rosanero, tra forti emozioni e amarcord che solo il calcio sa regalare, nel dodicesimo atto di una serie cadetta più competitiva ed equilibrata che mai.