Palermo, lungo stop per Elia: a Modena ennesimo test per la panchina di Corini

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Gli esami non finiscono mai, soprattutto in casa Palermo. Lo studente in cerca di superare la prova è ancora una volta Eugenio Corini, a cui la dirigenza del City Group prosegue a concedere fiducia, nonostante risultati che definire negativi è a dir poco eufemistico. Il tecnico bresciano, tuttavia, durante la conferenza stampa di presentazione di Modena-Palermo ha dimostrato di avere studiato, sviscerando numeri individuali su alcuni giocatori, Brunori su tutti, a testimonianza del buon lavoro che sta svolgendo il gruppo, nonostante i nove punti in classifica su dieci giornate di serie B. Un gruppo che dovrà fare a meno per molto tempo di Salvatore Elia: l’esterno, finora elemento imprescindibile, sarà costretto a stare fermo per diversi mesi, in seguito ad un’operazione che si renderà necessaria a causa della lesione del legamento crociato anteriore e del collaterale esterno del ginocchio destro.

In vista di Modena, dunque, l’allenatore cerca soluzioni utili anche a sopperire all’assenza dell’attaccante, con Valente in pole che potrebbe ritagliarsi uno spazio fin dall’inizio. Il laterale offensivo, tra i protagonisti della promozione rosanero dalla C alla B, ha risentito finora di uno scarso impiego, complice anche un’espulsione rimediata contro l’Ascoli e qualche acciacco fisico. “Nick” potrebbe agire da terzo a destra nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3, moduli finora maggiormente utilizzati da Corini. Con l’alternativa, da non sottovalutare, di confermare il “finto” assetto difensivo a tre visto contro il Cittadella, che si trasforma a cinque in fase di possesso avversario. Soluzione, quest’ultima, in cui Valente potrebbe essere utilizzato a tutta fascia, con la possibilità di vedere in campo anche Vido a dare manforte a Brunori in attacco.

PALERMO, “IL TEMPO È UN’OPPORTUNITÀ, MA NON UN ALIBI”

Chissà se il “Genio” avrà discusso anche di questi aspetti tattici con Brian Marwood, dirigente del City Group nei giorni scorsi in visita alla squadra. Una presenza che ha fatto seguito a quella dell’amministratore delegato rosanero Diego Gigliani dello scorso 12 ottobre, in compagnia di Giovanni Gardini: “Nel momento in cui abbiamo scelto Corini eravamo convinti fosse la scelta migliore e lo siamo ancora oggi“, aveva dichiarato il direttore generale del Palermo prima del doppio pareggio interno con Pisa e Cittadella.

La sensazione è che la posizione della società riguardo la conduzione tecnica non sia variata, e che anche in caso di risultato negativo in Emilia l’allenatore sia destinato a restare al suo posto. “Il tempo è un’opportunità, ma non un alibi”, aveva aggiunto Gardini. Quanto ne occorra non è dato sapersi, nell’auspicio che ci possa essere una svolta già dalla partita di sabato 29 ottobre contro i canarini, vincenti tra le mura amiche già tre volte su cinque, anche contro compagini del calibro di Ternana e Reggina.

Ciò che si chiede ai tifosi, che saranno presenti in massa anche a Modena, è di continuare ad avere pazienza. Una dote che, forse, il pubblico rosanero deve ancora imparare a far propria, dopo essere passato dagli eccessi di esoneri di Zamparini ad una dirigenza più lungimirante, che però a tempo debito ha saputo dare il ben servito prima a Boscaglia e poi a Filippi per puntare sul cavallo vincente Silvio Baldini. Solo il tempo dirà, dunque, nella consapevolezza che un cambio di marcia, già necessario da qualche partita, adesso è divenuto indispensabile.