“Le grand bleu” è il titolo della mostra inaugurata lo scorso 24 settembre a Palermo, negli spazi del “Centro d’arte Raffaello”, in via Notarbartolo 9/e.
La bi-personale mette a confronto il pittore britannico Nicholas Stedman e lo scultore siciliano Alessandro Costagliola, entrambi presenti al vernissage: le loro opere raffigurano corpi statuari, ben definiti nella struttura muscolare, tonici, potenti e vigorosi.
Ma, al contempo, capaci di equilibrio e leggerezza, quasi in grado di volare nel profondo blu del mare.
Un evento di grande spessore, in linea con gli standards qualitativi e culturali del “Centro d’arte Raffaello”, di cui è direttore artistico Sabrina Di Gesaro che, proprio con “Le grand bleu” ha ripreso in pieno la propria attività a seguito della chiusura estiva.
Per il visitatore, la mostra si configura come un’esperienza immersiva: lo spettatore contempla i tuffatori, gli acrobati e i danzatori che volteggiano liberi, scevri da qualsiasi peso corporeo, all’insegna di un rapimento sensoriale che individua nell’elemento acquatico e aereo il principale motivo attrattivo.
Il forte richiamo simbolico e ancestrale rimanda ad una dimensione “madre” a cui queste figure sembrano appartenere, all’insegna di un’assoluta naturalezza. La finitezza della condizione umana appare superata dalle figure rappresentate, che rimandano a delfini e volatili, dotati di un potere che vince i limiti spaziali e temporali.
I soggetti raffigurati, in prevalenza uomini, sono una perfetta sintesi di forza, potenza, lievità, ricerca della libertà assoluta, tensione alla felicità. La mostra, a cura del critico Giuseppe Carli, trae ispirazione, già a partire dal titolo, dal film omonimo di Luc Besson, “Le grand bleu”, del 1988.
“Il film – spiega Sabrina Di Gesaro – narra il dualismo di due apneisti di fama mondiale, Jacques Mayol ed Enzo Maiorca: primatisti nella scena sportiva contemporanea, si sfidano a colpi di record, vincendo i propri limiti con la pura forza della volontà e della passione”.
Una gara tra uomini – delfini che raggiungono risultati sorprendenti, scolpiti nella storia, e che rimane memorabile ancora oggi.
“Simboli di resistenza – prosegue la dottoressa Sabrina Di Gesaro – coraggio e ambizione, i nuotatori di Nicholas Stedman sono figure sempre attuali, emblemi di valori eterni che animano il pensiero e la volontà dell’uomo in un inarrestabile processo evolutivo che spinge l’orizzonte sempre più avanti”.
Grande viaggiatore, l’artista di fama internazionale è originario di Portsmouth dove è nato nel 1953. “Le opere del pittore – prosegue il direttore artistico – possiedono un forte impatto visivo, una potenza scenografica per la quale preferisce esprimersi attraverso i grandi formati: come scenografie marine, all’interno dei nostri ambienti, inoltre, sono anche adatte per una composizione modulare di due o più tele dello stesso formato, da affiancare l’una all’altra, attraverso un contrasto cromatico che ne enfatizzi l’effetto percettivo e la potenza visiva”.
Alessandro Costagliola, palermitano nato nel 1984, riscuote grandi apprezzamenti in tutto il territorio nazionale.
“Lo scultore – osserva ancora Sabrina Di Gesaro – plasma, attraverso la terracotta, corpi nudi, giovani, vigorosi, liberi da qualsiasi forma di gravità, che si librano nell’aria verso un oltre da raggiungere: un percorso affascinante, intenso, capace di condurre lo spettatore per mano verso un viaggio libero tra il sogno ed il ricordo”.
La mostra è un ritratto allo specchio fra i due, entrambi molto amati, all’insegna di una corrispondenza dialogica che pare giungere a una trasposizione dei loro personaggi. Da un’interpretazione pittorica a una scultorea e viceversa, in un rimando speculare che ne rivela l’intesa e l’affinità artistica.
“Il tema della mostra, il mondo dell’atletica – commenta il critico e curatore Giuseppe Carli – esercita il quid stesso della genesi di un linguaggio artistico e culturale, intrapreso dai due artisti”. “Insieme – prosegue – rappresentano un vero e proprio passaggio di testimone tra generazioni, in un dialogo vivido d’origine causale”.
“I loro uomini, un po’ atleti e un po’ tuffatori – osserva Giuseppe Carli – diventano una lente per indagare la beltà artistica, caratterizzata da figure umane instabili, che scaturisce dall’attenta osservazione”. Il concept progettuale della mostra di arte contemporanea si basa sull’energia che si instaura tra i due instancabili creatori, diversi per età ed esperienze compiute. Un confronto artistico all’insegna della libertà di dialogo, quello instauratosi tra Nicholas Stedman e Alessandro Costagliola, che ha condotto a un esito ricco di contaminazioni.
“Dopo un periodo di allontanamento forzato – sottolinea Giuseppe Carli – l’esposizione assume un ulteriore significato di riavvicinamento alla vita, alla collaborazione, al raffronto tra esperienze, poetiche e filosofie alla base di ogni carriera”.
“La mostra, presentata con un allestimento di tipo immersivo per enfatizzare ancor di più l’entusiasmo e l’amore sincero che traspare della opere – conclude – sarà un viaggio o più semplicemente un tuffo che segna l’ inizio di una avventura, di un tragitto da compiere assieme, per questi due artisti, ognuno con il proprio bagaglio”.
“Le grand bleu” rimarrà fruibile sino al 29 ottobre, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30.
Il “Centro d’arte Raffaello” sarà chiuso nei giorni festivi, la domenica e il lunedì mattina. Inoltre, grazie all’ausilio della dimensione digitale, sarà possibile visitare la mostra sulla piattaforma raffaellogalleria.com L’ingresso è libero e gratuito.