In digitale e in rotazione radiofonica “Fra un milione di stelle” (etichetta Bunya Records / distribuzione Believe), il primo singolo – prodotto e registrato da Florian Monchatre (Fatoumata Diawara, Blick Bassy, Tinariwen) tra Parigi e Palermo – che anticipa il nuovo disco del cantautore e chitarrista piemontese Buzzy Lao. Le vivaci ritmiche Afro Beat, l’ammaliante melodia Soul e il profondo testo donano al brano un’atmosfera sognante ed emozionante allo stesso tempo.
Sabato 20 gennaio, per festeggiare la nuova release, si è esibito live al Punk Funk di Palermo insieme alla sua band formata da Salvo Casano alla batteria, Damiano Vitrano al basso, Salvo ‘Cheerio’ Cincirrone alle percussioni e Martina Cirri ai cori.
Questo afrobeat cantautorale parla di temi molto cari alla visione musicale di Buzzy Lao come la consapevolezza emotiva, la fiducia in sé stessi e la rinascita personale e lo fa con un testo semplice e delicato, colmo di parole speranzose che conoscono il peso del dolore e del senso di inadeguatezza a cui ci espone l’odierna ossessione per il raggiungimento di risultati tangibili e quantificabili: “È parte del percorso introspettivo che – dice l’artista – ho intrapreso durante questi due anni. Ho provato a raccontare, partendo da esperienze a me vicine, lo stato di ansia e la paura che possono sovrastare chiunque in alcuni periodi della vita. Il brano vuole essere una boccata di ossigeno, un sogno ad occhi aperti per tutte quelle persone che stanno combattendo una battaglia interiore o anche una vera e propria guerra senza esserne gli artefici. Dalla società moderna che spesso porta l’essere umano a sentirsi un fallito fino a tutte quelle persone che cercano di imporre sé stesse in un mondo machista, maschilista e violento. Penso che a volte ritrovare se’ stessi, in un momento di sconforto sia fondamentale per non mollare, anche io ho dovuto spesso ritrovare me stesso, confrontandomi quotidianamente con ideali e dinamiche sociali che faccio veramente fatica ad accettare”.
La produzione del brano, un punto di incontro tra le radici black del cantautore bluesman di origine torinese e il cantautorato italiano, è votata all’essenza del suonato puntando su suoni analogici e non artefatti, la sezione ritmica è affidata a Tiziano Salerno alla batteria, fratello e storico collaboratore di Alberto, Salvo ‘Cheerio’ Cincirrone alle percussioni e lo stesso Buzzy Lao alle chitarre al basso e alle voci. Come in tutto il nuovo disco vi è la partecipazione speciale di Martina Cirri, giovane e promettente cantautrice palermitana a cui è affidato il ruolo di corista e percussionista.
Il nuovo brano è stato presentato live da una formazione in band in cui oltre ai già citati Salvo ‘Cheerio’ Cincirrone alle percussioni e Martina Cirri alle voci si sono uniti Salvo Casano alla batteria e Damiano Vitrano al basso.
Il brano è stato prodotto dal giovane e talentuoso produttore francese Florian Monchatre tra Parigi e Palermo. Le registrazioni si sono divise tra i Cantieri 51 di Palermo, lo studio Soyuz di Flam Agency di Parigi e il project studio personale di Buzzy Lao, l’Honua Studio a Palermo.
BUZZY LAO, pseudonimo di Alberto Salerno, classe ’87, nasce a Torino da genitori originari di un piccolo paese Arbëreshë (minoranza etno-linguistica albanese) in Calabria e cresce musicalmente a Londra, tra jam & studio sessions per svariati progetti musicali, dove vive 6 anni. È un artista no border fortemente influenzato dalle radici della musica nera combinata con il suo distintivo sound intimo e “Soul touching” caratterizzato da una emozionante scrittura in italiano che guarda oltre, verso un più profondo concetto di melting pot musicale tanto caro alla cultura World Music. Buzzy Lao, forte nella sua cross-cultural sensitiveness, dopo aver girato in tour l’Europa con diverse formazioni come chitarrista torna a Torino nel 2016 e nello stesso anno firma per l’etichetta discografica INRI che pubblica il primo disco da solista HULA (ascolta disco), col quale ottiene ottimi riscontri di pubblico e di critica (La Stampa lo definisce ‘un bluesman di ultima generazione’; di lui Rockit scrive che ‘sforna canzoni di rara fattura per il nostro paese’). La sua Weissenborn, suonata insieme a chitarre acustiche ed elettriche in accordature aperta, fanno emergere anche la sua natura di performer che alterna momenti di grande energia sonora a passaggi acustici intimi e delicati. All’album segue un tour di più di 100 concerti in tutta Italia e Europa, con aperture importanti, come quella ai Sigur Ros per gli I-Days 2016 di Milano. Nel 2017 esce invece ‘Live at Jazz Club Torino’, disco registrato dal vivo con la band durante la data nel capoluogo piemontese. Buzzy Lao è legato anche al mondo del Surf & Skate: infatti è stato ospite, come special artist, dello Skate & Surf Film Festival di Milano nel 2019. A gennaio 2020, dopo essersi trasferito a Palermo poiché affascinato dalla cultura esotica e mistica dell’isola al centro del Mediterraneo, pubblica il secondo disco ‘Universo / Riflesso’(ascolta disco) per INRI e Bunya Records, label fondata dallo stesso artista insieme a una piccola ma affiatata squadra di colleghi e addetti ai lavori. Il secondo album, che ottiene recensioni esaltanti, fonde il Blues, l’Afrobeat e il Reggae contaminati ora dal folk contemporaneo e internazionale di Josè Gonzalez e Micheal Kiwanuka. Il disco vanta anche la partecipazione di Dargen D’Amico, amico ed estimatore, nel brano ‘Haya’. Nel 2021 prosegue il suo percorso artistico e umano in Sicilia, e si dedica alla scrittura di nuovo materiale da cui nasce ‘Fango’, la nuova ballata folk e intimista pubblicata a sorpresa il 18 maggio 2021 per Bunya Records e che anticipa un tour estivo in acustico in tutta Italia. Buzzy Lao negli ultimi due anni è stato impegnato alla lavorazione del nuovo disco tra Palermo e Parigi con il produttore francese Florian Monchatre che ha già lavorato con alcuni dei migliori artisti della scena World internazionale come Fatoumata Diawara, Blick Bassy e i Tinariwen. Il nuovo e terzo disco vedrà la luce nel 2024 e sarà supportato da una nuova intensa attività live con band.